Addio a Madonna, Rem e Red Hot Chili Peppers: i guadagni sono troppo bassi. Universal però non è d'accordo: le sue entrate sono cresciute dell'80% proprio grazie a YouTube. [SONDAGGIO]
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-12-2008]
Nel 2006 Warner Music Group e Google, d'amore e d'accordo, stringevano un patto: la major avrebbe pubblicato su YouTube i video musicali dei propri artisti in cambio di una parte degli introiti pubblicitari e una minuscola somma per ogni clic degli utenti su un filmato.
Poteva essere l'inizio di un nuovo modo di distribuire musica e la trasformazione di un servizio che da sempre rappresenta una perdita per Google in una piattaforma remunerativa.
Due anni dopo, tutto è finito. Warner esce dall'accordo perché i guadagni ottenuti in questo modo sono bassi, "tragicamente bassi" e insufficienti per soddisfare tutta la filiera musicale: artisti, autori, etichette ed editori.
Niente più Madonna né Rem né Red Hot Chili Peppers per YouTube: il servizio rende troppo poco e i loro video saranno presto completamente rimossi. Curiosamente, però, altre etichette non sono della stessa opinione.
Vivendi, Emi, Sony e Universal sono invece ben contente della partnership con YouTube; Universal in particolare è la più entusiasta: l'accordo con il servizio di Google le ha permesso loro di registrare un aumento di incassi, nel 2008, dell'80% rispetto all'anno scorso.
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cavaliere76