L'EULA? Roba da gatti

Perché accettare una licenza d'uso ed esporsi in prima persona? Un tenero micio può fare la stessa cosa al posto nostro.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-02-2009]

Eula gatto Kitty Agress Anne Loucks

Le licenze per gli utenti finali (Eula per amici e nemici) sono una gran seccatura: interminabili righe che separano dall'installazione dell'agognato software, righe che devono essere accettate per poter procedere, righe che a volte minacciano castighi biblici su chi violi le norme che contengono. Righe che nessuno legge mai.

Anche se nessuno le legge, però, cliccare su Avanti ne implica l'accettazione. Ma se non si clicca su Avanti non si può avere il programma per il quale si è intrapreso tutto il cammino. L'ideale sarebbe avere una terza persona che accetti la licenza al posto nostro.

Un gatto, per esempio, andrebbe benissimo. Un umano da inguaiare sarebbe ancora meglio, ma non sempre si ha a disposizione un nemico collaborativo.

Un gatto ha i suoi vantaggi. Chi avrebbe il coraggio di rivalersi su un gatto per un'eventuale violazione della licenza? Dopotutto, generalmente non ha nemmeno l'età minima necessaria per accettare un contratto quale l'Eula pretende di essere. Tecnicamente non è neppure un'entità legale.

L'unico problema è convincere il proprio felino da compagnia a premere spontaneamente un pulsante che, da sé, non ha alcuna attrattiva.

Anna Loucks ha trovato la soluzione: usando sapientemente del comune cartone ha creato un dispositivo per l'accettazione delle licenze da parte dei gatti.

È una sorta di piccola pedana con una protuberanza sul lato inferiore, un ispessimento delle dimensioni adatte per premere la barra spaziatrice. Una volta appoggiata la pedana sulla tastiera nella posizione corretta (ossia con la parte sporgente sopra la barra), non resta altro che farci salire sopra il gatto.

A questo scopo la promessa di qualche moina sarà sufficiente: i gatti amano le coccole. Basterà invitare l'indispensabile felino con la mano ed ecco che la licenza sarà stata accettata, e solo il gatto ne sarà responsabile: nessuno, dopotutto, l'ha costretto a premere il pulsante. C'è stata, al più, un po' di corruzione.

Non avendo accettato alcunché, saremo ora liberi di installare il software senza preoccuparci delle conseguenze di un suo eventuale uso improprio.

Allo stesso scopo - suggerisce Anne Loucks - vanno bene anche piccoli cani o bambini, preferibilmente quelli dei vicini.

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Commenti all'articolo (ultimi 5 di 24)

Devo dire che non sono molto d'accordo. Le poche cose che si muovono a favore dei consumatori hanno spesso dietro le varie associazioni. Ovviamente ogni associazione fa storia a se, ed innegabilmente alcune hanno dietro anche interessi economici, come ad esempio AltroConsumo, ma questo non vuol dire che non facciano gli interessi dei... Leggi tutto
25-2-2009 22:09

Il dipendente in qualità di tale compito non e obbligato a sapere quali vincoli abbia, a meno di qualifiche speciali, tipo quelli del CED, e deve solo eseguire le istruzioni del datore di lavoro, e se seguite tali istruzioni lui non ha responsabilità alcuna ma sono tutte a carico dell'azienda, danni compresi! Leggi tutto
24-2-2009 12:53

Ma un dipendente di un'azienda come fa a sapere tutti i contratti firmati da tutti gli altri dipendenti? E poi vincola i dipendenti, o l'azienda? Se ci fossero da pagare dei danni li pagherebbe il dipendente o l'azienda? Leggi tutto
24-2-2009 12:18

Il contratto e personale e vincola solo la persona che lo firma, a meno che non sia un contratto per aziende ed allora vincola tutti i dipendenti di quella azienda. Leggi tutto
24-2-2009 11:52

Ma se il contratto io lo firmo ("firmo" si fa per dire ...) in un altro stato ad es. in Italia, non dovrebbero valere le leggi italiane? (E assegnare forzatamente un diverso foro di competenza da quello di residenza del cliente sarebbe appunto vessatorio. E anche se fosse possibile -es. cliente non consumatore- richiederebbe... Leggi tutto
24-2-2009 11:25

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