In questo periodo va molto di moda tra i parlamentari presentare la propria proposta di legge per definire quali e quante siano le libertà concesse a chi naviga in Internet.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 23-02-2009]
L'articolo 15 della Costituzione italiana recita: "La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge."
In questo periodo va molto di moda fare la propria proposta di legge per definire quali e quante libertà debbano esserci in Internet. Regolamentare Internet? Corretto, anzi correttissimo, ma che il tutto venga fatto con il buon senso.
Partiamo dall'inizio: la discussione si è accesa quando nel pacchetto sicurezza il senatore D'Alia (UDC) ha inserito un emendamento con il quale, a seguito di comunicazione dell'autorità giudiziaria, il ministro dell'Interno può interrompere il servizio che violi le leggi legate all'apologia di reato. Adesso che la legge non è ancora stata approvata, un sito può essere oscurato? Sì, con una sentenza della magistratura. Un tale atteggiamento censorio si ha solo in Cina e forse in Birmania.
Per fare un paragone al di fuori della Rete, se nel vostro palazzo in un appartamento venisse scoperta la sede di un terrorista, l'edificio verrebbe messo sotto sequestro e voi dovreste andare a dormire per strada. L'apologia e l'istigazione a delinquere sono già puniti dalla legge, semplicemente non si vuole più passare per un'aula giudiziaria.
Lo stesso YouTube, quando vengono caricati video inappropriati, una volta venuto a conoscenza del contenuto dei file, li rimuove subito. Allora non bastava semplicemente, magari discutendone a livello europeo, porre delle regole che impongano al sito, in caso di contenuti illegali, di rimuovere entro 48 ore ciò che non segue la legge? Non è che forse si punta un pochino più in alto?
Se andiamo a leggere i commenti lasciati dai lettori dei blog di Grillo, Travaglio, o anche sul nostro forum dell'Olimpo Informatico, troveremo qualche esaltato che afferma che si dovrebbe fare un colpo di stato o che bisognerebbe fermare i nostri politici in maniera poco gentile. E qui qualsiasi governo di destra o di sinistra potrebbe fare il buono e il cattivo tempo, decidendo per noi cosa possiamo e non possiamo vedere in Internet.
A quelli che pensano che a destra vogliono censurare la Rete, ricordiamo che l'onorevole Cassinelli (PDL) ha proposto un suo emendamento che dà il compito di disporre la rimozione dei contenuti illegali alla magistratura, e il compito della rimozione vera e propria all'autore, o a chi fornisce il servizio, ma solo quando non si pregiudichi l'accessibilità a contenuti estranei al procedimento.
Nel frattempo anche l'onorevole Carlucci vorrebbe rendere impossibile l'immissione di contenuti nella rete in maniera anonima; anche se il testo della sua proposta non è ancora stato pubblicato, porrebbe non poche domande più che altro di tipo tecnico: come si potrà controllare tutti gli internauti in maniera da non dar loro la possibilità di essere anonimi? Il lavoro alla magistratura e agli organi di giustizia in generale non manca, anzi le risorse scarseggiano.
Se qualcuno oscurasse la Rete, si troverebbe di sicuro il mezzo per scavalcare le censure del governo, cambiando i propri Dns, usando i programmi di peer to peer, proxy stranieri e chi più ne ha più ne metta.
Come ciliegina sulla torta, l'onorevole Maroni vorrebbe che Skype non usasse la cifratura nelle telefonate per poterle intercettare, sebbene all'Unione Europea sia già stato sottoposto il caso senza risultati apprezzabili. Software come PGP, cripto-fonini già in vendita nel mercato e qualsiasi sistema che assicuri la privacy verranno dichiarati illegali? O dovranno avere un sistema che permetta alle autorità di poter comunque leggere o ascoltare quello che diciamo agli amici o alla fidanzata?
Se si inserisce un modo di raggirare la sicurezza delle comunicazioni, chiunque con un po' di bravura potrà scovare il buco da cui spiarci, anche persone che non appartengano a magistratura né a polizia. Visto che sono privati cittadini quelli che scoprono come decriptare i Dvd, o peggio scrivere Trojan per entrare nei nostri Pc, qualcuno prima o poi ci riuscirà.
La rete non può essere imbrigliata, ma solo regolamentata. Vogliamo far rispettare la legge a tutti? Allora puniamo solo coloro che la violano, non puniamo la libertà.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
kingofworms