Garante Privacy: "Attenzione a quello che inserite su Facebook"

Mentre Facebook lancia le versioni in arabo e in ebraico, Pizzetti invita a non immettere in rete e in particolare sui social network informazioni private.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-03-2009]

Pizzetti Facebook passato incancellabile

Non è la prima volta che Francesco Pizzetti, presidente dell'Autorità Garante per la protezione dei dati personali, interviene per mettere in guardia gli utenti di Facebook: poco più di un mese fa aveva già invitato a porre molta attenzione nel condividere informazioni private; ora spiega il perché.

Mettere in rete con leggerezza informazioni personali (lavorative, legate al divertimento, perfino goliardiche) espone al rischio che "attraverso i motori di ricerca chiunque, in qualunque momento, possa conoscere queste informazioni: stiamo mettendo in Rete giorno dopo giorno le nostre vite".

Questo è però solo l'inizio: chi condivide parti della propria vita lo fa magari perché, in quel momento, è convinto di quanto sta facendo. Il vero problema è che, qualora in seguito cambiasse idea, non potrebbe più cancellare le informazioni immesse.

"Rischiamo di essere la prima generazione destinata a portarsi dietro tutto il proprio passato, poiché l'uso sempre più massiccio della Rete e dei social network rende i dati incancellabili" spiega Pizzetti.

Il primo pensiero del Garante è naturalmente rivolto a Facebook, ormai diventato insieme ai fratelli più popolare dell'email e forte di più di 175 milioni di utenti destinati a crescere anche grazie al lancio di due nuove versioni.

Il social network più famoso ha infatti annunciato l'apparizione di Facebook anche in lingua araba (parlata da circa 250 milioni di persone) ed ebraica (gli abitanti dello stato d'Israele sono 7 milioni).

Creare queste versioni localizzate ha richiesto una quantità di lavoro non banale (entrambe le lingue, per esempio, si scrivono da destra a sinistra) ma tutto ciò permetterà agli utenti dei territori mediorientali di scrivere nella propria lingua madre, allargando così ulteriormente il popolo di Facebook.

Zuckerberg sarà sicuramente contento del successo riscosso dalla propria creatura, ma è ancora il Garante a invitare alla prudenza: "Siamo noi stessi a mettere in Rete continuamente fatti che ci riguardano; la Rete non è un giocattolo e, pur essendo una grande opportunità, dobbiamo essere sempre consapevoli ciò che mettiamo al suo interno vivrà di vita propria e fuggirà al nostro controllo".

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Commenti all'articolo (1)

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13-3-2009 10:53

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Facebook è un gran bel social network, però...
... genera dipendenza e condiziona la mia vita reale.
... mi rende più ansioso o più depresso del solito.
... non c'è nessun "però".
... non lo uso.

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