Goldman Sachs spiega perché.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 20-01-2016]
L'espressione realtà virtuale per chi non è più giovanissimo riporta alla mente il ricordo di una grande promessa e di un'altrettanto grande delusione.
Poco più di vent'anni fa, grazie anche a pellicole come Il Tagliaerbe, sembrava che stesse per aprirsi un'epoca di meraviglie in cui l'immersione l'avrebbe fatta da padrone, e gli schermi sarebbero definitivamente andati in pensione.
Sembrava arrivata anche la grande occasione per il mondo dei videogiochi: si sarebbe finalmente potuto entrare nel gioco grazie allo speciale hardware da indossare, come lo sfortunato Nintendo Virtual Boy.
Ora, grazie a dispositivi come Oculus Rift, la realtà virtuale sta tornando di moda, ma questa volta le cose paiono poter andare diversamente.
Ne è convinta Goldman Sachs, secondo la quale in 10 anni il mercato dei dispositivi per la realtà virtuale avrà superato quello dei televisori, generando ricavi per 110 miliardi di dollari.
Perché mai ciò che ha fallito nei primi anni '90 ora dovrebbe avere successo? La risposta, secondo Goldman Sachs, sta nella tecnologia.
L'aumento della potenza di calcolo ha fatto sì che finalmente siano disponibili risorse hardware adeguate per ricreare mondi convincenti con una grafica davvero coinvolgente o, come si usa dire, immersiva.
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Inoltre gli smartphone hanno reso facilmente reperibili ed economici i vari sensori, complemento necessario affinché l'esperienza di realtà virtuale sia adeguata.
«Fondamentalmente» - scrive Goldman Sachs - «la realtà virtuale/aumentata crea un modo nuovo e ancora più intuitivo di interagire con un computer. Nel mondo della realtà virtuale/aumentata, i controlli del computer diventano cose con cui abbiamo già familiarità grazie ai gesti e alla grafica».
Le possibilità vanno quini oltre un semplice utilizzo "ludico", ma la rivoluzione nell'interazione con i computer interesserà sia il settore consumer che quello aziendale, introducendo paradigmi che per ora possiamo soltanto ipotizzare ma che presto diventeranno realtà. O così sostiene Goldman Sachs.
Indipendentemente dal realizzarsi di queste previsioni entro il 2026, è certo che il settore della realtà virtuale ha destato l'interesse dei giganti della tecnologia, a partire da Facebook con il già citato Oculus Rift fino a Microsoft con le sue HoloLens, passando per Google che ha di recente istituito una divisione dedicata proprio a sviluppare progetti di realtà virtuale e aumentata.
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