La foglia artificiale che produce carburante è realtà.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-08-2016]
È da diverso tempo che gli scienziati alla ricerca di fonti di energia alternative osservano le piante con un po' di invidia: vorrebbero riuscire a riprodurre artificialmente il processo di fotosintesi.
Ora alcuni ricercatori dell'Università dell'Illinois a Chicago affermano di esserci riusciti: sostengono di essere in grado, grazie alla luce del sole, di convertire l'anidride carbonica in un carburante sintetico utilizzabile per alimentare i veicoli. In pratica, un sostituto ecologico della benzina.
L'energia del sole viene raccolta da delle celle solari fotosintetiche e usata per dare il via a un'elettrolisi che dall'anidride carbonica ottiene del syngas, una miscela di idrogeno e monossido di carbonio.
Il syngas può già essere usato direttamente, oppure lo si può convertire in altri carburanti.
Il segreto del processo studiato dagli scienziati dell'Illinois sta nell'uso di un particolare catalizzatore per la riduzione della CO2: il diseleniuro di tungsteno.
«Questa nuova catalisi è più attiva: più capace di rompere i legami chimici del biossido di carbonio» spiega Mohammad Asadi, primo autore dello studio. È 1000 volte più rapida della catalisi basata sui metalli nobili, e 20 volte più economica.
La "foglia artificiale" è composta da un catodo composto dal diseleniuro di tungsteno in un fluido ionico (l'etil-metil-imidazolo) mescolato al 50% con acqua e da un anodo costituito da ossido di cobalto in un elettrolita di fosfato di potassio.
Quando la foglia viene colpita dalla luce del sole (con un'intensità di 100 W per metro quadrato, ossia all'incirca l'intensità media della luce che colpisce la superficie della Terra), si avvia la reazione chimica che dall'idrogeno e dal monossido di carbonio del catodo produce ossigeno e ioni di idrogeno all'anodo.
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Per gli scienziati che l'hanno realizzato, questo sistema è la risposta a tutti i problemi di inquinamento da CO2: «Anziché produrre energia in un modo che non è sostenibile, lungo una via a senso unico che parte dai combustibili fossili e arriva ai gas serra, adesso possiamo invertire il processo e riciclare l'anidride carbonica dell'atmosfera trasformandola in carburante, usando la luce del sole» spiegaAmin Salehi-Khojin.
Questa tecnologia, inoltre, può essere usata sia su grande scala, per la realizzazione di grandi impianti, sia su piccola scala, per esigenze "domestiche". Avendo a disposizione dell'acqua, può persino funzionare su Marte, la cui atmosfera è composta per lo più di biossido di carbonio.
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