Microsoft contro lo spam: regole più rigide per le email su Outlook

Se non ricevete più le vostre newsletter preferite, la colpa potrebbe essere delle nuove regole.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-05-2025]

Microsoft ha introdotto una stretta significativa per chi invia email in grandi volumi agli indirizzi dei domini da lei gestiti come outlook.com, hotmail.com e live.com. La nuova politica prevede che le email provenienti da domini che non soddisfano rigorosi requisiti di autenticazione - SPF (Sender Policy Framework), DKIM (DomainKeys Identified Mail) e DMARC (Domain-based Message Authentication, Reporting, and Conformance) - vengano respinte con il messaggio d'errore 550; 5.7.15 Access denied.

Questo cambiamento, che riguarda chiunque invii più di 5.000 messaggi al giorno a utenti Microsoft, mira a ridurre i fenomeno di spam, spoofing e phishing; ma sta già causando qualche preoccupazione tra i responsabili delle campagne di marketing, gli editori di newsletter e le aziende che dipendono dalla comunicazione di massa.

Fino a ieri, le email non conformi ai requisiti potevano finire nella cartella spam, dando agli amministratori un margine per correggere eventuali problemi. Ora, invece, Microsoft non offre più questa tolleranza: i messaggi non autenticati correttamente vengono bloccati direttamente, senza possibilità di consegna.

Non basta nemmeno utilizzare un servizio di terze parti per l'invio; se i record DNS del dominio non sono configurati correttamente, il risultato sarà lo stesso. Problemi come link di disiscrizione non funzionanti, liste di distribuzione obsolete o un numero eccessivo di lookup DNS nel record SPF possono portare al rifiuto delle email: un rischio che potrebbe compromettere campagne di marketing o comunicazioni aziendali.

L'azienda ha peraltro avvertito che questa è solo la prima fase: entro la fine del 2025, i criteri diventeranno ancora più rigidi, con un blocco totale delle email non conformi, anche se la data esatta non è stata ancora annunciata. Per prepararsi, Microsoft invita gli amministratori a verificare i propri record DNS e a seguire le linee guida ufficiali, disponibili sul Microsoft Community Hub.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 7)

In realtà proprio quella enunciata da zeross è la triste verità su quello che sarà il risultato finale dell'ennesima decisione autocratica di M$. :incupito:
11-5-2025 10:26

Ed infatti gli spammer non avranno problemi, mentre i servizi di newsletter andranno incontro a problemi a non finire.
9-5-2025 23:57

In tutta onestà, se non sei in grado di configurare SPF, DKIM e DMARC significa che hai sbagliato mestiere e dovresti stare lontano da un server email.
6-5-2025 18:07

No. La colpa sarebbe vostra, che non vi siete adeguati alle regole (pur sapendo che esistono) . Leggi tutto
6-5-2025 18:04

Ottima notizia
6-5-2025 17:58

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Uber e i tassisti
L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
I tassisti dovranno adeguarsi e mandare giù il boccone amaro, anche se un minimo di regolamentazione per l'app è necessaria.
L'app non va vietata del tutto, ma va limitata in modo pesante così da poter salvaguardare le esigenze dei tassisti.
L'app va completamente vietata: i tassisti hanno ragione a protestare, perché Uber minaccia il loro lavoro e viola leggi e regolamenti.
Non saprei.

Mostra i risultati (2275 voti)
Giugno 2025
In realtà i produttori fanno un favore agli utenti!
Il DNS europeo che promette di tutelare i dati personali
Guarda film pirata? Rischi fino a 5.000 euro di multa
Il Q-day è vicino
OneDrive: app e siti possono accedere a tutto il cloud
Windows 11, ennesimo aggiornamento che blocca l'avvio del PC
Maggio 2025
Il cripto-ladro è nella stampante e ruba un milione di dollari
Amazon, la IA ha trasformato la programmazione in una catena di montaggio
Lidar nelle auto: utile per la guida, letale per le fotocamere
Azienda IA in tribunale per il suicidio di un adolescente
Non è proprio legale... ma le sanzioni sono irrisorie
Pirateria, multati in Italia anche gli utenti finali
Bancomat da attivare e complessità digitale
Un ''diritto a riparare'' piccolo, virtuoso e originale
Siti per adulti, la verifica dell'età non avverrà tramite SPID
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 11 giugno


web metrics