Amnesty International lancia un appello per far liberare il giornalista arrestato grazie alla complicità dei provider.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2006]
Shi Tao è un giornalista cinese arrestato e condannato a dieci anni di prigione per aver informato via e-mail alcuni suoi amici stranieri riguardo le direttive impartite dalle autorità in merito al silenzio stampa da osservare in occasione dell'anniversario della strage di Piazza Tienanmen a Pechino.
Il suo arresto e la sua condanna sono state possibili grazie alla collaborazione fornita dalla filiale di Hong Kong di Yahoo che ha permesso alla polizia di accedere all'account di posta elettronica di Shi Tao, nonostante questa prassi e la sua condanna siano contrarie alle convenzioni internazionali sui diritti dell'uomo e in contrasto con la stessa costituzione cinese.
Si è trattato del primo eclatante caso in cui si è gridato all'asservimento alle ragioni della censura e della repressione delle grandi multinazionali americane del web, da Yahoo a Microsoft, da Google a Skype, strette fra rispetto dei diritti di espressione e la necessità di non perdere occasioni di business nell'immenso mercato cinese.
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