Google rinuncia alla radio e chiude Audio Ads

Un altro progetto che non ha raggiunto i risultati prefissati chiude i battenti. Quaranta dipendenti potrebbero perdere il posto.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-02-2009]

Google chiude Audio Ads

Al momento del lancio, nel 2006, Eric Schmidt già vedeva il giorno in cui più di 1.000 dipendenti di Google avrebbero lavorato nel settore della vendita di pubblicità per la radio.

Tre anni dopo, non si sa quanti siano i dipendenti di Google impiegati in questo compito; ciò che sembra probabile, invece, è che 40 di loro perderanno il lavoro, visto che Google Audio Ads chiude.

Come già il fratello creato per la carta stampata, Print Ads, anche Audio Ads non ha corrisposto alle aspettative iniziali, forse meno ambiziose di quelle ottimisticamente espresse dal Ceo di Mountain View tre anni fa ma a quanto pare ugualmente irraggiungibili.

"Non abbiamo avuto l'impatto che speravamo" ha spiegato Susan Wojcicki, vicepresidente incaricata della gestione dei prodotti, usand quasi le stesse parole pronunciate da Spencer Spinnel al momento di annunciare la fine di Print Ads.

I 40 dipendenti che potrebbero perdere il posto sono solo una parte del personale impiegato in Audio Ads; per quanto riguarda gli altri, Google si è impegnata a trovare loro un altro lavoro.

Quest'ulteriore taglio annunciato dall'azienda è un altro segno della necessità di concentrarsi sul core business eliminando i rami secchi e convogliando le forze rimanenti su quelli vitali.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Le origini del male Leggi tutto
17-2-2009 10:10

Almeno hanno il buon senso di agire, quando una cosa non funziona la si recide e si parte con altro. Qui da noi invece i cadaveri vengono mantenuti in vita per sempre tanto ci pensa lo stato a pagare gli stipendi.
16-2-2009 15:55

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L'app che permette di noleggiare un'autovettura direttamente dallo smartphone è molto contestata dai tassisti.
Non è necessario introdurre nuove regole per l'app. I tassisti hanno torto, perché il mondo si evolve ma loro ragionano come se Internet non esistesse, difendendo ciecamente la loro casta (che ha goduto di fin troppi privilegi negli ultimi anni).
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