Il Commissario Europeo all'Industria lo pretende, Gsma è d'accordo. Solo Eicta si oppone, parlando di insuperabili problemi tecnici.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-02-2009]
A parte la European Information & Communications Technology Industry Association, che pure riunisce anche compagnie che in questo caso non ne condividono le posizioni, tutti sembrano d'accordo: i tempi sono maturi per realizzare un caricabatterie universale per cellulari.
Se ne parla già da un po' e, oltre a parlarne, l'Unione Europea ha già anche mosso i primi passi grazie al lavoro del Commissario all'Industria Günter Verheugen. Ora la proposta incassa anche l'appoggio della Gsm Association, l'organizzatrice del Mobile World Congress che si sta tenendo in questi giorni a Barcellona.
La Gsma è convinta che entro il gennaio del 2012 la maggior parte dei telefonini userà il caricabatterie universale, al quale si collegherà tramite un connettore Micro-Usb.
Nokia si dice particolarmente affascinata dalla possibilità di ridurre i rifiuti, anche se non è ancora in grado di far sapere quando produrrà il primo esemplare del proprio caricabatterie universale. Ipotizza però che, almeno inizialmente, offrirà sia quello di nuova concezione che quello tradizionale, per agevolare il passaggio.
La Gsma è ancora più ottimista, essendo convinta che entro la fine dell'anno appariranno già i primi esemplari dei nuovi dispositivi, mentre il Commissario Verheugen non può che essere contento di tutto questo movimento.
In una recente intervista, infatti, ha affermato di aver esaurito la pazienza nei confronti dei produttori di telefonini, che sembravano non decidersi ad accordarsi per l'adozione di un unico standard, e di avere in programma anche "misure severe" qualora non dessero segni di ravvedimento.
Le minacce del Commissario o la buona volontà degli operatori renderanno possibile il piccolo miracolo, mentre resta sola a pestare i piedi la Eicta che, per bocca di Tony Graziano, considera il caricabatterie universale "legalmente e tecnicamente impossibile".
Il motivo di tanta perentorietà sarebbe la differenza tra i voltaggi adottati dai diversi Paesi dell'Unione, una differenza che evidentemente appare alla Eicta insanabile e neppure aggirabile tramite accorgimenti tecnici.
Forse, più realisticamente, l'associazione mira a difendere il lucroso mercato degli accessori per cellulari, unico vero motivo per cui esistono tanti "standard" differenti.
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