Gianluca Dettori: il problema non è la pirateria

Intervista al fondatore di Vitaminic che ha annunciato la sua fusione con Buongiorno.it.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-02-2003]

Gianluca Dettori è il Chief Officer e il fondatore di Vitaminic, azienda leader in Europa per la distribuzione di musica on line ed è considerato uno dei protagonisti della new economy italiana.

In questi giorni la sua Vitaminic si è fusa con Buongiorno.it, che è considerata una delle poche aziende in Italia a riuscire indenne dalla crisi delle Internet companies e che è diventata un gruppo leader nella pubblicità on line e nella telefonia mobile, soprattutto via e-mail e Sms, ed oggi MMS.

Gli abbiamo posto qualche domanda su musica on line, copyright, e Vitaminic.

ZN: Negli Stati Uniti si sta assistendo ad una vera e propria crociata contro il peer-to-peer: addirittura si dice che perquisizioni di massa sui Pc dei cadetti della Marina Americana potranno portare decine di allievi-ufficiali gentiluomini all'espulsione e alla corte marziale per gli Mp3 scaricati in maniera "illegale", Lei cosa ne pensa?

Gianluca Dettori: Il problema non è se la musica on line deve essere a pagamento o gratis, la musica gratis è sempre esistita, quella della radio, per esempio, che vive grazie alla pubblicità. Il problema è quello, semmai, del diritto d'autore che è indispensabile che sia garantito al musicista.

L'artista deve decidere se la propria musica deve essere distribuita a pagamento o meno: su 500.000 brani musicali, noi di Vitaminic ne abbiamo 250.000 circa gratis, ma noi non vogliamo prescindere da questo diritto fondamentale del musicista a decidere della propria arte. Mi sento vicino al mondo dell'open source ma la logica del mondo della musica non può essere analoga.

ZN: Quindi Lei continua a credere che distribuire musica on line a pagamento possa essere un business di successo?

Gianluca Dettori: Ne sono fermamente convinto, il vero problema non è la pirateria, è che oggi manca una vera offerta di musica digitale. L'industria discografica continua a pensarsi, appunto, in termini di industria che vende dischi mentre già per l'industria cinematografica non è più così: un film si può fruire al cinema, in cassetta, in Tv, con la pay tv.

Mancando un'offerta valida ed appetibile di musica digitale l'unica strada diventa quella illegale, della pirateria. Un'indagine fra gli utenti di Napster aveva fatto emergere che il 50% di loro avrebbe anche pagato un canone modesto pur di avere accesso ad un vasto catalogo, con la massima portabilità e la gente è disposta a pagare per avere qualcosa in più come interviste, immagini, etc.

ZN: Perchè questa fusione con Buongiorno.it? In genere le fusioni nella new economy non riescono tanto bene.

Guanluca Dettori: Riteniamo che in termini di brand, di forza di vendita, di sinergie per costi e ricavi molto forti, questa alleanza industriale tra due aziende leader in Italia ed in Europa abbia grandi potenzialità: si uniscono i 30 milioni di utenti di Buongiorno.it, il nostro mezzo milione di brani; presto verranno fuori le proposte innovative in termini di contenuti che contiamo di realizzare.

ZN: Oggi c'è chi enfatizza, in termini di innovazione radicale, l'avvento dell'Umts per quanto riguarda la fruizione di contenuti multimediali e chi invece ne minimizza le potenzialità, Lei come si posiziona?

Gianluca Dettori: Credo di avere una posizione equilibrata, come per il Web, l'avvento dell'Umts avrà un impatto molto forte (anche 10 anni fa non immaginavamo neanche come sarebbe cambiata la nostra vita con i telefonini) ma non bisogna dimenticare che i business-plan in questo campo vanno tarati con 1-2 anni di ritardo.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (5)

Massimo Moruzzi
macchesstaiaddì ? Leggi tutto
13-2-2003 23:27

Gianjj
scoperto in trucco.... Leggi tutto
11-2-2003 22:15

franz
Come mai la si definisce .. Leggi tutto
8-2-2003 16:25

Pier Luigi Tolardo
Fai Tu delle domande. Leggi tutto
7-2-2003 13:35

Questa non è un'intervista: è un comunicato stampa infiocchettato!
7-2-2003 11:40

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