La FIMI ottiene il blocco di cinque siti torrent. Colpito anche il mail server della Baia dei Pirati.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-10-2013]
Se c'è un campo in cui l'Italia non è seconda a nessuno è la solerzia con la quale, periodicamente, ordina agli ISP di bloccare l'accesso a The Pirate Bay.
L'instancabile attività della FIMI sin dal 2008 porta a continue censure della Baia, richieste tramite il tribunale di Bergamo, talvolta annullate dalla Cassazione ma presto sollevate nuovamente.
In effetti era quasi stupefacente osservare come il relativamente nuovo dominio .sx adoperato da The Pirate Bay non fosse ancora caduto sotto i colpi di qualche ordinanza.
L'attesa ora è giunta al termine: il tribunale di Bergamo ha ordinato agli ISP italiani di bloccare l'accesso alla Baia dei Pirati e, già che c'era, ad altri più o meno noti siti di torrent.
Un'ordinanza è rivolta a bloccare ExtraTorrent, che quest'anno è diventato il quinto sito di torrent più popolare al mondo; un'altra ha preso di mira 1337x.org, sesto al mondo e unico in questo gruppo a operare sia come indice che come tracker.
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Un altro sito colpito è H33T, già scomparso dalla rete lo scorso mese grazie all'interessamento di Universal Music e - si dice - sulla via del ritorno; l'ordinanza italiana prevede il blocco dell'indirizzo IP e del dominio .eu.
Anche TorrentHound è finito sulla lista, sebbene sia un pesce un po' più piccolo degli altri.
Il caso di The Pirate Bay è tuttavia il più interessante. Probabilmente confidando nel detto secondo il quale è sempre meglio abbondare, l'ordinanza di blocco riguarda non solo l'indirizzo IP adoperato dal sito, ma l'intera sottorete 194.71.107.0/24.
Questo è quanto sostiene l'Osservatorio censura di Marco d'Itri, che segnala il pericolo che ne consegue: anche il mail server di The Pirate Bay viene a essere colpito dall'ordinanza, e quindi a diventare irraggiungibile.
Dietro a tutta questa attività c'è, come al solito, la FIMI di Enzo Mazza, il quale ha confermato che dietro le ordinanze c'è una denuncia presentata dalla Federazione stessa e ha espresso tutta la propria contentezza per il risultato ottenuto.
Viene soltanto da chiedersi quanto durerà, dato che questi siti - e The Pirate Bay in particolare - hanno dimostrato di sapere rispuntare ogni volta che sono stati censurati.
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