Ancora censure per Mega di Kim Dotcom

Nuovo tentativo di far rimuovere il sito da Google: una pratica scorretta e diffusa.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2013]

Mega Kim Dotcom

Nonostante le rassicurazioni del fondatore, Mega, l'ultima creatura di Kim Dotcom, continua a non piacere ai detentori del copyright.

L'ultimo tentativo di mettere i bastoni tra le ruote si deve a una richiesta che Random House, popolare casa editrice, ha rivolto a Google.

Nella fattispecie, si tratta di una di quelle richieste che arrivano letteralmente a milioni all'azienda di Mountain View e che contengono i link che vanno rimossi dall'indice poichhé puntano a materiale pirata.

In questo caso particolare c'è però qualcosa che non va: Random House chiede che dal motore di ricerca venga rimossa l'homepage di Mega, poiché violerebbe il copyright del romanzo Carrie di Stephen King.

Quand'anche Mega ospitasse libri di Random House, ovviamente questi non sono elencati in homepage. Fortunatamente Google se n'è accorta e nno ha aderito alla richiesta, ma in altri casi è capitato che interi siti sparissero dai motori di ricerca (non è solo Google a ricevere queste lettere) perché una richiesta errata - volutamente o meno - è riuscita a non farsi scoprire.

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Non è giusto che un'opinione scritta su Internet sia considerata pari a un articolo su un giornale. Bisogna rivedere al più presto le leggi sulla difesa dell'onore e sulla diffamazione.
E' giusto che anche sui forum o su Facebook o sui siti di recensioni si applichino le leggi relative alla diffamazione. Un'opinione negativa può rovinare la reputazione di un locale.
Gli utenti devono poter esprimere con la massima libertà la propria opinione su ristoranti, alberghi, ma anche prodotti o servizi acquistati. Un'opinione negativa non dovrebbe essere considerata diffamazione.
Trovo che oggi più che mai sia necessario prestare la massima attenzione a quello che si scrive online.
Le recensioni su Internet sono in gran parte inaffidabili: quelle positive sono scritte dai proprietari, quelle negative dalla concorrenza. In ogni caso l'opinione dei pochi singoli onesti non è significativa.
Vorrei dire la mia sul forum di Zeus News ma temo che prima dovrei procurarmi un buon avvocato, non si sa mai.

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Secondo Kim Doctom, durante l'era di Megaupload almeno il 20% delle richieste di rimozione era fasullo.

«Abbiamo analizzato grandi quantità di lettere» - ha spiegato il fondatore di Mega - «e la maggior parte era costituita da richieste automatiche, basate su parole chiave, che hanno colpito molti file legittimi. L'abuso di questo sistema è così vasto che nessun provider può basarsi sulle richieste di rimozione se vuole adottare una politica equa circa le violazioni ripetute».

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Commenti all'articolo (4)

Sono metodi che prima o poi diventeranno illegali. Forse bisognerà attendere una rivoluzione perchè lo divengano, e lodiventeranno solo in una parte del mondo, ma lo diventeranno.
7-12-2013 18:22

Ci provano e ci proveranno sempre e con sempre maggior supponenza e prevaricazione. Forza Kim aiutaci tu a combatterli... :rambo:
5-12-2013 19:14

Anche io nel mio piccolo con il mio sitarello, che nulla ha a che fare con Mega né come dimensione né come argomento, sono stato colpito dalla mannaia dei detentori di copyright. Avevo descritto la vicenda qui su Zeus.
5-12-2013 09:12

Amo questo ciccione!:0)
4-12-2013 22:53

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