Nuovo tentativo di far rimuovere il sito da Google: una pratica scorretta e diffusa.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-12-2013]
Nonostante le rassicurazioni del fondatore, Mega, l'ultima creatura di Kim Dotcom, continua a non piacere ai detentori del copyright.
L'ultimo tentativo di mettere i bastoni tra le ruote si deve a una richiesta che Random House, popolare casa editrice, ha rivolto a Google.
Nella fattispecie, si tratta di una di quelle richieste che arrivano letteralmente a milioni all'azienda di Mountain View e che contengono i link che vanno rimossi dall'indice poichhé puntano a materiale pirata.
In questo caso particolare c'è però qualcosa che non va: Random House chiede che dal motore di ricerca venga rimossa l'homepage di Mega, poiché violerebbe il copyright del romanzo Carrie di Stephen King.
Quand'anche Mega ospitasse libri di Random House, ovviamente questi non sono elencati in homepage. Fortunatamente Google se n'è accorta e nno ha aderito alla richiesta, ma in altri casi è capitato che interi siti sparissero dai motori di ricerca (non è solo Google a ricevere queste lettere) perché una richiesta errata - volutamente o meno - è riuscita a non farsi scoprire.
|
Secondo Kim Doctom, durante l'era di Megaupload almeno il 20% delle richieste di rimozione era fasullo.
«Abbiamo analizzato grandi quantità di lettere» - ha spiegato il fondatore di Mega - «e la maggior parte era costituita da richieste automatiche, basate su parole chiave, che hanno colpito molti file legittimi. L'abuso di questo sistema è così vasto che nessun provider può basarsi sulle richieste di rimozione se vuole adottare una politica equa circa le violazioni ripetute».
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Zievatron