I pericoli del cloud e non solo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 09-07-2014]
La possibilità di stampare direttamente dal cloud o da un device portatile (smartphone o tablet) offre grandi vantaggi, contribuendo a rendere le attività di business molto più efficienti.
La semplicità di accesso, tuttavia, dà luogo a sfide legate alla sicurezza che le aziende devono affrontare per proteggere le proprie informazioni sensibili.
In una recente indagine sulla sicurezza globale svolta da Dell, quasi tre quarti della aziende intervistate ha registrato violazioni della sicurezza.
Quest'ultima non è solo una problematica per imprese di grandi dimensioni. Indipendentemente dalla sua grandezza, ogni realtà dispone di informazioni che devono essere protette, siano esse dati personali, bancari o semplicemente un database di contatti.
Come dimostra un recente report di Rand Corporation, i cyber-criminali stanno diventando sempre più sofisticati, ma la verità è che il pericolo può provenire anche da qualcuno all'interno dell'azienda stessa.
Nonostante ci si fidi dei propri dipendenti, un membro disonesto dello staff o un collega col dente avvelenato hanno il potere di creare danni incommensurabili.
Tra i vari scenari possibili, come fa notare Kaspersky, potrebbe accadere che i cybercriminali, tramite il client Dropbox, riescano a prendere il controllo del Pc portatile di un dipendente, magari quando il dipendente è fuori ufficio.
Se i documenti infetti vengono archiviati in cartelle cloud, Dropbox li copierà automaticamente su tutti i dispositivi collegati alla rete aziendale che eseguono lo stesso servizio.
Dropbox non è l'unica che può essere sfruttata in questo modo, esistono infatti diverse applicazioni di cloud storage tra cui Onedrive (Skydrive), Google Drive, Yandex Disk e altre con funzioni di sincronizzazione automatica.
Succede anche che si utilizzino le tecnologie cloud per scopi diversi da quelli per cui sono state progettate, con conseguenze particolarmente dannose.
Sicurezza in vacanza | ||
|
E' sempre più facile, infatti, reperire le istruzioni per sfruttare questi servizi al fine di monitorare a distanza i propri computer o ad esempio controllare, sempre a distanza, i download di Torrent.
Analizzando i dati degli utenti di Kaspersky Lab è emerso che circa il 30% dei malware trovati nelle cartelle cloud-based dei computer privati vengono impiantati attraverso meccanismi di sincronizzazione. Per gli utenti aziendali, il dato raggiunge il 50%.
Va notato che c'è una differenza sostanziale tra le imprese e gli utenti privati: i primi vengono tipicamente infettati da file di Microsoft Office presenti nelle cartelle cloud; i privati invece, devono fronteggiare anche i rischi derivanti dalle applicazioni nocive di Android.
La notizia positiva è che la protezione dei documenti sensibili è semplice e non prevede investimenti particolari.
Nella pagina successiva, alcuni piccoli accorgimenti per aiutare a proteggere i dati della propria azienda.
Ti invitiamo a leggere la pagina successiva di questo articolo:
Protezione delle password e controllo degli accessi
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
Dieci leggi di Murphy | ||
|
ioSOLOio