Condannato per pedofilia non potrà navigare in Internet

La decisione del magistrato: un docente milanese, in attesa dell'appello, non potrà navigare per nessun motivo.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 01-11-2014]

Fotolia 71512958 Subscription Monthly XL

Un docente di musica di Opera, in provincia di Milano, è stato condannato in primo grado, per atti di pedofilia che avrebbe compiuto nei confronti di giovani allieve, a 3 anni e 8 mesi di carcere.

Il docente ha fatto ricorso perché ritiene che i suoi atti siano stati fraintesi; in attesa del processo di appello, il giudice ha disposto la libertà provvisoria ma anche che l'imputato non possa accedere per nessun motivo ad alcun sito Internet. Non potrà utilizzare Pc, tablet o cellulari per navigare. L'articolo continua qui sotto.

Sondaggio
Qual è il momento tra questi in cui avverti il maggior bisogno di privacy?
Leggo gli annunci di lavoro in ufficio
Spio un/una mio/a ex sui social network
Utilizzo i social network in ufficio
Consulto l'online banking
Guardo foto o filmati a luci rosse
Invio o guardo foto private
Faccio shopping online

Mostra i risultati (1977 voti)
Leggi i commenti (5)
La misura precauzionale è motivata dal fatto che nel Pc del condannato in primo grado sono state trovate immagini pedopornografiche scaricate dal web.

I Carabinieri della stazione di Pieve Emanuele, competente per territorio, dovranno verificare che in nessun modo il soggetto utilizzi Pc o smartphone per navigare in Internet.

Ovviamente potrà telefonare o lavorare con il Pc ma, nel caso dovesse violare questa prescrizione, rischia una condanna da tre mesi ad un anno di arresto.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pier Luigi Tolardo

Commenti all'articolo (3)

La legge è questa, i processi sono lunghi, e anche quando c'è una sentenza, poi ci sono gli appelli. Se sarebbe meglio che non andasse in giro un elemento cosi? Certo! Ma quali prove c'erano a suo carico? Erano sufficienti? Ed è il caso che costui magari continui ad insegnare a scuola? E da lavoratore certo sarà reinserito sul suo posto... Leggi tutto
3-11-2014 10:49

{Shiba}
Complimenti al giudice per la sua attenta valutazione delle priorità. È notoriamente più pericoloso che un pedofilo scarichi materiale pedopornografico piuttosto che possa mettere le mani su una delle persone che incontra tutti i giorni. Questa non è prevenzione, è una PUNIZIONE bella e buona, senza... Leggi tutto
2-11-2014 20:52

Il problema non è navigare, il problema che quella gente non dovrebbe stare in giro...
2-11-2014 16:32

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Per via delle leggi sulla condivisione di file e delle nuove forme di protezione anti-copia introdotte sui suporti digitali, i consumatori si trovano sempre più in difficoltà nella fruizione del materiale a cui sono interessati. Come andrà a finire?
I consumatori si rassegneranno a rispettare le leggi, per quanto assurde siano.
Le leggi diventeranno più tolleranti e le case saranno più rispettose dei diritti dei consumatori.
Assisteremo a uno scontro con arresti, processi penali e sfide all'ultimo crack tra chi applica il DRM e gli hacker.
Niente di tutto questo, le leggi rimarranno ma non verranno applicate.

Mostra i risultati (3643 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics