Il fondatore dopo il sequestro del sito di file sharing: ''Tutto è andato contro quegli ideali per cui mi ero impegnato.''
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 10-12-2014]
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The Pirate Bay e Eztv non raggiungibili
Peter Sunde, uno dei fondatori di The Pirate Bay, dopo il sequestro dei server ha dichiarato su Twitter: "Se (The Pirate Bay) dovesse rimanere offline, mi auguro che ci sia una tecnologia pronta per rimpiazzarlo. Se non dovesse esserci, per piacere basta con i banner porno! Non ho più nulla a che fare con The Pirate Bay da un sacco di tempo, e negli ultimi dieci anni non ho apprezzato per nulla TBP (ma neanche RTTV)."
Alla richiesta di spiegazioni, Peter Sunde ha espresso sul suo blog un pensiero più articolato: "Mi giunge notizia che The Pirate Bay è stato posto sotto sequestro. L'ultima volta che successe una cosa del genere fu otto anni fa, e in quell'occasione un bel po' di gente andò a protestare per le strade. Oggi sembra che molte meno persone se ne interessino, e io sono una di quelle".
"Per quale motivo, vi chiederete? Beh, per numerose ragioni. Ma soprattutto, non sono soddisfatto di quello che The Pirate Bay è diventato".
"TBP è diventata un'istituzione, qualcosa che la gente semplicemente si aspettava ci fosse sempre. Nessuno era interessato a sviluppare la tecnologia verso un livello superiore. Il sito era brutto da vedere, pieno di bug, di vecchio codice e con un vecchio design. Non è mai cambiato, eccetto che per una cosa: i banner. Sempre più banner riempivano il sito e, sebbene fossero veramente fastidiosi, in qualche modo riuscivano a diventarlo ancora di più".
"L'idea originale di The Pirate Bay era di chiuderlo in occasione del suo decimo compleanno. Invece in quell'occasione c'è stato una grande festa in suo "onore" a Stoccolma, sponsorizzata da aziende del sesso che hanno mandato lì ragazzine quasi completamente svestite, per distribuire gadget a potenziali clienti. Si doveva pagare un biglietto all'ingresso, cosa che ha automaticamente escluso quelli senza soldi. La festa aveva una scaletta predefinita con ospiti e spettacoli, anziché chiedere alle persone intervenute di portare anche i contenuti. Tutto è andato contro quegli ideali per cui mi ero impegnato per il tempo in cui ho preso parte a The Pirate Bay".
"Negli ultimi anni, The Pirate Bay era rimasta senz'anima. Gli amministratori di un tempo avevano passato la mano ad altre persone che - come minimo - avevano meno cuore. Da fuori avevo l'impressione che nessuno avesse alcun interesse ad aiutare la comunità, a meno che non ci fosse una ricompensa in denaro".
"L'attenzione per i nuovi artisti ("The Promo Bay") sembrava più qualcosa che The Pirate Bay fosse stata costretta a fare, in modo da mantenere un minimo di credibilità. Credibilità che io personalmente ho cercato di distruggere, per molte volte, per fare in modo che la gente smettesse di idolizzare The Pirate Bay. E non ci sono riuscito".
"Da appassionato seguace del Kopyright Liberation Front, una volta ho imparato che è bello seppellire le grandi cose. Almeno puoi ritirarti quando sei all'apice. Penso di aver lasciato The Pirate Bay appena un poco dopo quell'apice, e non quando è diventato una schifezza come oggi che è stato chiuso".
"Provo piacere al pensiero che The Pirate Bay possa rimanere chiuso per sempre, anche se è un vero peccato il modo in cui è andata. Un pensionamento pianificato avrebbe dato modo alla community tempo e modi per preparare qualcosa di nuovo in alternativa: migliore, più veloce, più affidabile e senza possibilità di essere distrutto. Qualcosa che avesse un'anima e che potesse mantenerla".
"Ma dall'immenso vuoto che adesso riempie i cavi in fibra ottica di tutto il mondo, sono sicuro che presto verrà fuori "the next big thing". E speriamo che non abbia banner porno o di viagra. Ci sono già altri servizi così".
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Le alternative a The Pirate Bay
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