Internet Explorer, scatta l'ora della pensione

Dopo 20 anni lo storico browser sarà sostituito in Windows 10 da Project Spartan.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 18-03-2015]

ie addio

Sono passati circa 20 anni da quando Microsoft ha lanciato il proprio browser, quell'Internet Explorer che per molti utenti è stato il primo mezzo per avvicinare il web.

Ora, però, è arrivato il momento della rottamazione: come riporta The Verge, alla Microsoft Convergence conference tenutasi ieri ad Atlanta Chris Capossela ha annunciato la prossima sparizione della dicitura Internet Explorer e tutte le memorie negative che essa evoca.

In Windows 10, il posto di Internet Explorer sarà preso da un nuovo browser, al momento noto soltanto tramite il nome in codice di Project Spartan.

A ormai olte due mesi dalla sua presentazione iniziale, Spartan ha un proprio motore di rendering - EdgeHTML - derivato da Trident, il motore di Internet Explorer, e l'obiettivo di offrire un'esperienza tutta nuova all'utente, possibilmente facendo dimenticare le peculiarità del predecessore nel trattare gli standard del web (sebbene importanti passi in avanti siano stati fatti con le ultime versioni).

Spartan, però, non ha ancora un nome ufficiale. Microsoft ha deciso quindi di sottolineare la novità di questo browser evitando di riutilizzare il nome Internet Explorer ed è attualmente alla ricerca di un nuovo nome.

Sondaggio
Qual è il maggior problema tra questi?
La gente comune non capisce molto di scienza.
La stampa e i media non mettono in risalto le scoperte veramente importanti.
La stampa e i media semplificano troppo le scoperte scientifiche.
La gente comune si aspetta soluzioni semplici e veloci.

Mostra i risultati (2070 voti)
Leggi i commenti (8)

Al momento, dunque, si sa come Spartan non si chiamerà ma anche che con buona probabilità avrà la dicitura Microsoft nel nome, esattamente come il nome completo di Chrome è, in effetti, Google Chrome.

Le ricerche di mercato condotte dall'azienda di Redmond hanno infatti mostrato come gli utenti diano maggiore fiducia a un nuovo browser se questo ha Microsoft nel nome.

Ma al di là delle questioni di branding, il pensionamento di Internet Explorer solleva alcune questioni non secondarie, specialmente in quelle aziende che tuttora utilizzano una intranet che fa largo uso di tecnologie specifiche di Internet Explorer, come controlli ActiveX personalizzati, toolbar, o i browser helper object.

Microsoft è conscia del problema e perciò, pur considerando Spartan il browser che gli utenti utilizzeranno normalmente sotto Windows 10, ha deciso che in una qualche forma Internet Explorer continuerà a lavorare sebbene in pensione, al fine di garantire la retrocompatibilità.

1541.project spartan diagram

«Continueremo ad avere Internet Explorer» ha rivelato Capossela, rassicurando l'uditorio, ma limitandone l'esistenza ad alcune versioni di Windows 10 (probabilmente l'equivalente della versione Enterprise di Windows 8).

D'altra parte Jacob Rossi, manager di Microsoft, in un'intervista di qualche tempo fa aveva già dichiarato: «Ci sono diverse aziende che hanno creato strumenti costruiti sulla base del vecchio modello di estensibilità di Internet Explorer. Quindi Internet Explorer sarà reso disponibile in Windows 10 per alcune applicazioni web aziendali che richiedono un alto grado di retrocompatibilità».

Per evitare troppi mal di testa agli sviluppatori web, Rossi aveva anche aggiunto: «Questa versione di Internet Explorer userà lo stesso approccio a due motori usato da Spartan, con EdgeHTML come motore di default per il web, il che significa che gli sviluppatori non dovranno trattare Internet Explorer e Spartan in maniera diversa e che la nostra roadmap degli standard sarà la medesima».

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (2)

Mi sembra quasi: il re è morto... evviva il re... Vedremo quanto è realmente diverso da Internet Explorer. :?
21-3-2015 19:02

{matteo}
Parlatene bene, parlatene male, ma parlate di me...
18-3-2015 14:26

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
In Islanda, paese protestante con 320.000 abitanti tutti on line, nei mesi scorsi si è molto parlato di una legge che proibisca completamente la pornografia on line (quella stampata è già proibita) attraverso filtri centralizzati. Secondo te...
E' giusto. Anche in Italia si dovrebbe fare lo stesso.
Non è giusto, perché limita la libertà.
E' giusto, ma tanto ci sarà chi riuscirà ugualmente a scaricare materiale pornografico.
Ci sono problemi molto più importanti.
Aumenteranno ancora di più i suicidi e gli alcolizzati

Mostra i risultati (5610 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics