13 caratteristiche di chi è più intelligente della media.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-02-2016]
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13 caratteristiche di chi è più intelligente della media
Chi ha una vita spensierata potrà essere una persona felice, ma chi passa la vita in ansia potrebbe essere una persona più intelligente della media.
Lo afferma uno studio recente durante il quale ad un gruppo di studenti è stato chiesto di indicare quanto spesso si sentissero preoccupati e quanto tempo passassero a riflettere sugli aspetti delle situazioni che li turbavano.
Stando ai risultati, quanti tendono a preoccuparsi e a "ruminare" a lungo sulle situazioni ottengono punteggi più alti nei test per misurare l'intelligenza verbale, mentre quanti non mostravano quel comportamento ottenevano punteggi più alti nei test che misurano l'intelligenza non verbale.
Nel 2012, uno studio condotto su 6.000 cittadini britannici nati nel 1958 destò un certo scalpore: i suoi autori sostenevano l'esistenza di un collegamento tra la presenza di un alto QI nei bambini e l'uso di droghe nell'età adulta.
«Il quoziente intellettivo a 11 anni è stato associato con una maggiore probabilità di usare alcune droghe 31 anni più tardi» scrissero i ricercatori (James W. White, Catharine R. Gale, David Batty).
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«In contrasto con la maggior parte degli studi che associano un altro quoziente intellettivo nell'infanzia e la salute negli anni successivi, un alto quoziente intellettivo infantile può portare all'adozione di comportamenti potenzialmente dannosi per la salute (per esempio, un eccessivo consumo di alcol e l'uso di droghe) nell'età adulta» scrivono ancora gli studiosi.
Se ciò è vero, i vantaggi di un alto quoziente intellettivo nell'infanzia potrebbero essere vanificati dalle abitudini contratte in età adulta: uno studio del 2014 ha mostrato che l'uso di droghe considerate "leggere" come la marijuana provoca danni a lungo termine sul cervello, come una riduzione della corteccia cerebrale.
Secondo lo psicologo evoluzionista Satoshi Kanazawa chi possiede un QI elevato tende a fare un uso maggiore di alcol.
La prova di ciò sta nello studio condotto da Kanazawa, che si è concentrato sulle popolazioni del Regno Unito e degli Stati Uniti: il ricercatore ha scoperto che quanti che avevano ottenuto i punteggi maggiori nei test per la misurazione del quoziente intellettivo affrontati da bambini o da adolescenti avevano finito col consumare più bevande alcoliche, una volta adulti, rispetto a quanti avevano ottenuto punteggi inferiori.
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Essere alti, mancini e nati per primi aiuta
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