Costretti a pagare, gli ISP dovrebbero diventare più solerti negli interventi.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2019]
L'Autorità per le Comunicazioni del Regno Unito (Ofcom) ha annunciato l'entrata in vigore un nuovo codice di condotta per gli Internet Service Provider che prevede rimborsi agli utenti in caso di disservizi.
Per esempio, se la connessione a Internet o la linea telefonica cessano di funzionare e non vengono ripristinate entro due giorni lavorativi, allora il provider rimborserà 8 sterline (poco più di 9 euro) per ogni giorni in cui il servizio è stato assente.
Ancora: se un tecnico fissa un appuntamento ma poi non si presenta, oppure cancella l'intervento con meno di 24 ore di preavviso, è previsto un rimborso di 25 sterline. Se invece un servizio nuovo non viene attivato entro la data indicata, l'utente riceve 5 sterline per ogni giorno di ritardo.
Per far valere il proprio diritto al compenso gli utenti non devono fare nulla, a parte segnalare eventuali malfunzionamenti: i rimborsi scattano automaticamente non appena si verificano le condizioni necessarie. A questo proposito, Ofcom ha fatto sapere che vigilerà affinché le linee guida siano rispettate.
È interessante notare che l'adesione al codice è del tutto volontaria da parte degli ISP, ma anche che comunque il numero di provider che ha aderito è sufficiente per dire che il 95% degli utenti del Regno Unito è ora tutelato in questo modo.
Bisogna tuttavia riconoscere che Ofcom ha, per così dire, incentivato l'adesione. Dopo aver verificato quanto siano rilassate le modalità con cui vengono condotti gli interventi di riparazione o attivazione dei servizi, ha suggerito l'estensione delle linee guida e caldeggiato l'adesione degli operatori a esse, affermando che in caso contrario avrebbe iniziato a lavorare sull'approvazione di nuove leggi che obbligassero allo stesso modo i fornitori di servizi.
L'idea di fondo è che tutto ciò dovrebbe rendere più efficienti e rapidi gli interventi da parte degli operatori, incentivati ad agire con solerzia per non dover sborsare alcunché.
Se si mantenessero gli standard attuali dei tempi di intervento anche ora che le linee guida sono in vigore, infatti, Ofcom ha calcolato che i provider complessivamente finirebbero con il corrispondere rimborsi per 142 milioni di sterline (circa 166 milioni di euro) all'anno.
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