Cellulari esplosivi, colpa delle batterie contraffatte?

Circolano segnalazioni confermate di telefonini che esplodono "spontaneamente". Rischio modesto e facilmente contenibile con semplici precauzioni.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-12-2004]

Il telefonino che esplode da solo ha tutte le caratteristiche tipiche della leggenda metropolitana: è un allarme che riguarda un oggetto diffusissimo e al tempo stesso destinatario di tante paure tecnologiche e passioni un po' feticiste. Ma stavolta l'allarme è autentico, anche se la sua portata va ridimensionata.

Numerose fonti hanno infatti segnalato circa 80 casi in due anni di telefonini che esplodono negli USA, dove la Consumer Products Safety Commission ha annunciato il ritiro di un milione di batterie originali installate in cellulari Kyocera e risultate difettose. Dall'inizio del 2004 è il secondo ritiro del genere per Kyocera: i difetti derivavano da batterie fabbricate in modo scadente o addirittura contraffatte dal subfornitore. Un analogo ritiro è stato risposto dall'operatore Verizon.

Le esplosioni sono dovute a surriscaldamento, derivante quasi sempre da batterie contraffatte e quindi prive, per motivi di costo, delle misure di sicurezza previste dai fabbricanti regolari.

Il primo passo per la prevenzione di questo tipo di incidenti è quindi procurarsi batterie originali invece di puntare, come fanno molti, al massimo ribasso e comperare da fonti poco affidabili. Tuttavia questo non basta: il problema, infatti, tocca inevitabilmente anche le batterie fornite dai fabbricanti di cellulari, perché c'è un limite tecnico a quello che si può fare per evitare il rischio di fiammate o scoppi. Si tratta comunque, infatti, di un dispositivo elettrico che concentra molta energia in pochissimo spazio (e i consumatori pretendono cellulari sempre più piccoli ma sempre più potenti). Se un componente di questo genere non viene trattato con la dovuta cura, il rischio di malfunzionamento aumenta.

Per esempio, un cellulare fresco di carica è spesso caldo al tatto, perché le sue batterie generano molto calore nel caricarsi. In condizioni normali questo calore viene dissipato, ma se il telefonino finisce sepolto in una borsetta stracolma o infagottato in tasca, il calore non riesce a dissiparsi e basta poco, specialmente con le batterie agli ioni di litio, per generare una sorta di reazione a catena. Conviene quindi ricaricarlo in un ambiente aerato e non riporlo in borse, tasche o cassetti subito dopo la carica.

Il rischio va comunque valutato senza allarmismi. Ottanta segnalazioni di guasti "esplosivi" su 170 milioni di cellulari nel mercato USA sono un record di sicurezza rispetto ad altre tecnologie che ci incutono meno paura, come gli asciugacapelli o l'amata automobile.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Attivissimo

Commenti all'articolo (2)

Pietro
che esagerazione! Leggi tutto
10-12-2004 19:57

carlo morelli
altra possibile causa di scoppio Leggi tutto
3-12-2004 02:48

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1416 voti)
Settembre 2025
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Microsoft fagocita GitHub: fine dell'indipendenza dopo sette anni. Futuro nella IA
Chiede a ChatGPT come sostituire il sale, finisce in ospedale con una malattia di cent'anni fa
Windows 2030, addio a mouse e tastiera: farà tutto la IA
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 10 settembre


web metrics