I sistemi anticopia favoriscono il crimine?

Macrovision annuncia nuovi sistemi contro la copia non autorizzata dei DVD. Ma quali sono le involontarie conseguenze di queste tecnologie?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 16-02-2005]

Macrovision ha annunciato ieri la disponibilità del nuovo sistema anticopia per DVD denominato Ripguard. Secondo Macrovision, Ripguard bloccherà il 97% dei programmi di ripping.

Può sembrare una percentuale ammazzapirati, ma in realtà dimostra l'incredibile miopia delle case cinematografiche che sponsorizzano Macrovision e società analoghe. Ogni volta che si rende più difficile la pirateria domestica, si favorisce la pirateria organizzata.

Il meccanismo è semplice. Innanzi tutto, un sistema anticopia che blocca il 97% dei programmi di copia avrà un effetto molto elementare: tutti inizieranno a usare quel 3% di programmi di copia che funzionano. In breve tempo, quindi, la percentuale di efficacia di Ripguard tenderà a zero. L'unica efficacia che continuerà ad avere sarà quella di rimpinguare le casse della Macrovision.

Quel 97% risulta ancora più evidentemente campato per aria quando si scopre che è espresso in termini di "quota di mercato" dei programmi di ripping, come chiarito da Adam Gervin, senior marketing director di Macrovision. Come si fa a stabilire la "quota di mercato" di un prodotto illegale? Mi pare improbabile che si vada a bussare casa per casa e si chieda "Scusi, lei pirata i DVD? Mi direbbe che programma usa?". Una domanda del genere, fatta nelle fabbriche di DVD pirata così popolari in certi paesi, avrebbe come risposta una pastiglia di piombo.

E' un numero buttato lì per fare colpo sui clienti ingenui, insomma: come vendere un detersivo dicendo che elimina il 97% delle macchie. Di ogni cento goccioline di sugo che mi schizzo addosso, allora, tre mi resteranno sulla camicia per sempre? Bell'affare, specialmente se si considera che Gervin stesso ammette candidamente, nell'intervista a Extremetech linkata sopra, che questa tecnologia verrà prima o poi scardinata da quelli che lui chiama "tech heads" (smanettoni).

Nel caso dei sistemi anticopia la situazione ha un risvolto più preoccupante. Lo scopo di questi sistemi, imperfetti per ammissione dei loro stessi fabbricanti, è scoraggiare la pirateria spicciola: il ragazzino (ma sempre più spesso anche l'impiegato) che si fa prestare un DVD e se lo copia col PC di casa. Di fronte a un ostacolo tecnico che impedisca la copia, secondo Macrovision, questi aspiranti pirati si redimeranno e andranno in negozio a comperare il DVD originale.

Guardiamo in faccia la realtà: chi copia un DVD spesso lo fa perché il costo del DVD originale è troppo alto per i suoi gusti o per il suo portafogli. Non è una giustificazione: è una constatazione. Pertanto, se il DVD non è copiabile in casa, è altamente improbabile che il pirata frustrato vada a mondarsi la coscienza da Blockbuster. Andrà a rifornirsi dalla bancarella abusiva, gestita capillarmente dal crimine organizzato, che ha i soldi e le risorse tecniche sufficienti per aggirare ogni sistema anticopia e offre un prodotto identico a un prezzo più conveniente.

I proventi della vendita abusiva serviranno a finanziare altri crimini e il potere della malavita. Il ragazzino, invece di dare qualche euro ai fabbricanti legittimi di DVD vergini (e quindi al Fisco, con l'IVA, e alla SIAE), li darà al crimine, che li reinvestirà in droga, armi e altre piacevolezze.

Paradossalmente, quindi, ogni DVD non copiabile in casa rischia di diventare una fonte di reddito in più per il crimine. Il richiamo al Probizionismo e al boom criminale che involontariamente favorì sono fin troppo evidenti.

Non si capisce perché le case cinematografiche e le leggi se la prendano così tanto con i dilettanti (che con prezzi più bassi potrebbero essere loro clienti) e lascino in pace i criminali professionisti. Le bancarelle abusive stracolme di DVD piratati professionalmente e foraggiate da vere e proprie industrie abusive dotate dei migliori apparecchi per ripping, sono sotto gli occhi di tutti e nessuno nuove un dito.

Nel frattempo Macrovision incassa. E noi acquirenti onesti di DVD paghiamo. In cambio di cosa? E' meglio che qualcuno me lo ricordi, perché sto cominciando a dimenticarmelo.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo Attivissimo

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 23)

Simone
La soluzione la sapete.... Leggi tutto
21-3-2005 14:13

Poldo
Misure drastiche Leggi tutto
21-3-2005 12:26

ragione Leggi tutto
17-2-2005 23:39

Renga e Velvet revolver? Mai in auto! Leggi tutto
17-2-2005 16:39

Filippo
Illegalità Leggi tutto
17-2-2005 10:57

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Dal 2013 è obbligatoria l'iscrizione online per le prime classi di tutte le scuole. Secondo te...
E' giusto e da Paese civile.
Molte famiglie saranno in difficoltà perché non hanno la connessione o non navigano in Internet.
Va bene ma ci vuole un supporto per le famiglie che ancora non navigano in Rete.

Mostra i risultati (1745 voti)
Aprile 2025
Intel pronta a licenziare 20.000 persone
Fire TV stick, Amazon pronta a lasciare Android per Vega OS
Siti per adulti, Agcom impone la verifica dell’età con il doppio anonimato
Android sempre più esigente: ora servono almeno 32 Gbyte
Il terzo giorno Android si riavvia
Microsoft: ''Non toccate la cartella misteriosa''
Windows Recall, forse è la volta buona
Le funzioni di Skype che Teams non ha
WhatsApp per Windows: non aprite quell'immagine
Vibe coding: creare programmi senza saper programmare
Dalla Cina l'alternativa a HDMI e DisplayPort
Pesci d'aprile, ci casca anche la IA
Thunderbird si evolve: in arrivo una versione Pro e il servizio Thundermail
Segnali dal futuro
Marzo 2025
Windows 11, addio all'ultima scappatoia per evitare l'account online
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 26 aprile


web metrics