Microsoft brevetta il Grande Fratello

L'ultimo brevetto Microsoft del 2007 riguarda un insieme di tecnologie ideate per capire se un impiegato sia frustrato, stanco o demotivato, e prendere provvedimenti.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-01-2008]

Foto di Ronald Hudson

Quella del Grande Fratello è un'immagine ormai un po' trita, ma l'ultimo brevetto registrato da Microsoft per il monitoraggio delle attività degli utenti fa temere che qualcosa dello stesso genere si stia tranquillamente avvicinando.

Ad accorgersene per primo è stato il Times Online: prima della fine dello scorso anno, Microsoft ha fatto richiesta per registrare l'ennesimo brevetto.

Scopo di questa tecnologia è monitorare ogni aspetto delle vite degli utenti di Pc. E quando si dice "ogni", si intende proprio "ogni".

Nella richiesta si legge, infatti: "Il sistema può rilevare automaticamente frustrazione o stress nell'utente attraverso sensori fisici e ambientali".

Verranno quindi tenuti sotto controllo valori quali il battito cardiaco, la respirazione, la temperatura corporea e via di seguito fino alle espressioni del volto.

Lo scopo di tutta questa attività? "Offrire, di conseguenza, l'assistenza necessaria".

Ci si potrà quindi aspettare, magari, una nuova reincarnazione di Clippy, il più famoso e probabilmente odiato assistente di Office, che invece di dire "Sembra tu stia scrivendo una lettera. Vuoi aiuto?" dirà "Mi sembri stressato e poco efficiente. Chiamo il capo?"

Alla fin fine, l'obiettivo è migliorare l'efficienza negli uffici, basandosi sulle statistiche create a partire dai dati raccolti dai sensori e utilizzabili per definire gli "incarichi futuri".

Le possibilità d'impiego, però, non si fermano qui: "Monitorare l'attività dell'utente può essere d'aiuto nel controllare come vengano portate avanti le attività per cercare problemi dell'utente, abusi, errori comuni o per assicurarsi che le policy dell'azienda o del governo vengano rispettate".

Ecco quindi che torna lo spettro del Grande Fratello; spettro che acquista consistenza se si considera che l'eventuale applicazione del brevetto non sarebbe limitata ai computer, ma estendibile ad apparecchi come telefoni cellulari o palmari.

In Inghilterra già guardano male queste tecnologie, facendo notare come degli studi condotti sottolineino l'avversione degli impiegati a essere sottoposti a sorveglianza eccessiva, cosa che porta a lavoratori meno motivati. Secondo David Frost, della Camera di Commercio, "la fiducia che esiste tra datore di lavoro e impiegato verrebbe meno se lo staff si sentisse sotto sorveglianza costante".

Microsoft ancora non ha commentato le reazioni seguite alla pubblicazione della richiesta di brevetto, in quanto durante il processo di approvazione del brevetto stesso i campi di applicazione potrebbero essere modificati. Visto che l'approvazione è prevista entro circa un anno, non resta che aspettare e vedere.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

{utente anonimo}
Beh se l'algoritmo fosse... si può anche accettare... Leggi tutto
17-1-2008 23:59

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