Gli operai cinesi lavorano 15 ore al giorno, senza pause. L'azienda ha già avviato un'indagine.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-04-2010]
Per ottenere un quadro completo ci sono voluti tre anni di indagini in incognito da parte del National Labor Committee, organizzazione non profit americana che si occupa dei diritti dei lavoratori.
Ciò che il Committee ha scoperto sono le condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare i dipendenti della fabbrica di KYE Systems a Dongguan, dove vengono assemblati i prodotti tecnologici di molte aziende, tra cui spicca il nome di Microsoft.
I prodotti hardware che portano il marchio dell'azienda di Redmond costituiscono il 30% del lavoro della fabbrica, che serve anche Hp, Samsung, Foxconn, Acer, Logitech e Asus.
In una stanza di circa 30 x 30 metri è stipato un migliaio di operai, il cui compito è assemblare prodotti come il Basic Optical Mouse di Microsoft; "Siamo come prigionieri" - ha detto uno dei lavoratori al NLC - "Sembra che viviamo solo per lavorare. Non lavoriamo per vivere. Non abbiamo una vita, solo il lavoro".
Il NLC è riuscito a raccogliere le testimonianze di alcuni operai e a scattare delle foto nonostante tutto ciò sia espressamente vietato dalla politica di KYE Systems.
La rivelazione delle condizioni in cui vivono i lavoratori ha subito creato una bufera che ha coinvolto Microsoft; l'azienda ha fatto sapere di avere iniziato una propria indagine e ha assicurato che prenderà tutte le misure necessarie per rispondere alla condotta di KYE, che si pone in evidente contrasto con il Microsoft Vendor Code of Conduct.
NLC è scettico circa l'indagine di Microsoft: iniziative analoghe in passato non hanno portato ad alcun effetto, perché l'azienda cinese istruisce i dipendenti a mentire sulle condizioni reali.
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