Ci si incontra e magari ci si sposa anche, grazie al Web.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 06-04-2003]
Se scorriamo le pagine di uno dei tanti quotidiani della cosiddetta free press troviamo ogni giorno diverse pagine di annunci di agenzie per cuori solitari.
Uomini e donne di tutte le età, singles da sempre o separati: tutti con la stessa voglia di trovare la persona giusta, tutti carini e carine, simpatici/e, che cercano altrettante anime gemelle... purché colte, laureate, ricche, sincere, pulite, ordinate, amanti del mare, dei monti, degli animali e dei bambini.
Un breve inciso: la free press - insieme dei quotidiani gratuiti distribuiti in milioni di copie nelle stazioni e all'angolo delle strade - sembra aver finalmente trasformato gli italiani in un popolo di lettori.
Vittorino Andreoli, psichiatra e psicoterapeuta, sostiene che ci si affida alle agenzie matrimoniali, sia sul Web che fuori, perché non si crede più nella stabilità dei rapporti, quelli che un tempo duravano una vita, e perciò non si vuole perdere troppo nella ricerca e nel corteggiamento.
Può darsi, intanto il fenomeno è esploso anche sul Web. Ne parliamo con Massimo Moruzzi, responsabile della versione italiana di Meetic, uno maggiori siti di dating.
ZN: Dacci una definizione sintetica di dating. Adesso si parla addirittura di speed-dating, ci sono diversi tipi di dating?
Massimo Moruzzi: Il dating è semplicemente l'attività di ricerca di persone con cui uscire. Oggi lo si fa anche online, quindi online dating, come ad esempio su Meetic o su Match.
Lo speed dating è invece una cosa diversa. Si tratta di incontri vis-à-vis fra perfetti sconosciuti che partecipano a serate per singles dove lo scopo è fare dei brevissimi incontri che durano generalmente dai 3 ai 6 minuti con molte nuove persone, e poi proseguire eventualmente con le persone che interessano.
ZN: In fondo le communities, le chat dei tanti portali hanno sempre avuto una funzione di questo tipo: si parla di amicizia ...ma poi ...perché allora si costruiscono dei siti ad hoc?
Massimo Moruzzi: La mia risposta, e la risposta di chi ha lanciato questi siti è; ...perché no? L'idea è semplice: offro servizi aggiuntivi, e faccio diventare il servizio a pagamento. Tutto sommato, direi che funziona. Penso che uno dei servizi più apprezzati sia la "moderazione" di questi "ambienti" dove avvengono gli incontri virtuali, moderazione che serve a diminuire o meglio ancora a eliminare gli annunci falsi o volgari di "professionisti" o "professioniste".
ZN: Può essere un buon business? Ma, soprattutto, le relazioni nate così funzionano?
Massimo Moruzzi: Sembra di sì. Negli Stati Uniti è un vero e proprio fenomeno sociale e un grande business, basti pensare che negli USA Internet ha superato il luogo di lavoro come posto numero 1 nel quale si trova marito o moglie. Per quanto riguarda invece i risultati delle relazioni non ho dati sull'Italia, ma posso dirti che mentre ero in Francia arrivavano 2 inviti a settimana a matrimoni di persone che si erano conosciute grazie al sito.
ZN: Tu lo sperimenteresti?
Massimo Moruzzi: No, non fa per me. Troppo facile fare il galletto o il mega romanticone, e se è troppo facile, non ne vale la pena.
ZN: Avresti una bella storia, nata così, da raccontarci?
Massimo Moruzzi: Si dice che in Francia una coppia di neo-separati abbia finito per rincontrarsi grazie ad un appuntamento al buio (nessuno dei due aveva messo la foto). A Hollywood idealmente si sarebbero rimessi insieme, in Francia non so.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|