Il MIT europeo

Gli eurodeputati hanno dato l'assenso alla creazione dell'Istituto europeo per l'innovazione e la tecnologia, la risposta di Eurolandia al famoso Massachusset Institute of Technology.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-03-2008]

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La Commissione europea ha infatti deciso di finaziare il progetto IEIT, il cui costo secondo le previsioni si attesta sui 310 milioni di euro e dovrebbe essere pienamente realizzato entro il 2013.

L'Istituto sulla carta potrebbe iniziare a funzionare fin dalla prossima estare, poiché il Comitato direttivo dovrà essere nominato entro giugno ed entro tale data dovrà anche essere individuata la sede operativa.

Il nuovo organismo europeo avrà il compito di promuovere ricerca e sviluppo in ambito comunitario, sul principio di una cooperazione delle conoscenze già acquisite e dell'innovazione programmabile nell'immadiato futuro riassunto dall'acronimo KIC (Knowlwdge and Innovation Communities).

La prassi operativa dovrà svilupparsi sul binario della cooperazione in partenariato tra i diversi istitituti universitari nazionali, di cui ognuno avrà il compito di curare un settore particolare tra cui in via prioritaria lo studio delle energie rinnovabili e i problemi connessi al mutamento climatico.

Sono molte le speranza che accompagnano il progetto, anche perché in ambito europeo i grandi gruppi economici si tengono ben distanti dal finanziare ricerca e innovazione tecnologica, lasciandone il peso alle risorse pubbliche che, operando a livello nazionale, possono realizzare poco e spesso male perché in concorrenza nei settori ritenuti in qualche modo appetibili e ne tralasciano altri perché ritenuti di non immediato utilizzo economico o sociale.

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Nessuno: nel 1948 il premio non venne assegnato. Sarebbe potuto andare a Mohandas Ghandi, ma era stato assassinato e il Comitato non permise che il premio fosse assegnato alla memoria.
Henry Kissinger e Le Duc Tho, vincitori nel 1973 per aver negoziato il ritiro delle truppe USA dal Vietnam. Il primo però approvò il bombardamento contro la Cambogia; il secondo rifiutò il premio.
Yasser Arafat, Shimon Peres e Yitzakh Rabin, vincitori nel 1994, sebbene gli accordi di Oslo abbiano avuto effetti molto brevi.
Kofi Annan e le Nazioni Unite, vincitori nel 2001, investigato nel 2004 per il coinvolgimento del figlio in un caso di pagamenti illegali nel programma Oil for Food.
Wangari Muta Maathai, vincitrice nel 2004, convinta che il virus HIV sia stato creato in laboratorio e sfuggito per errore.
Barack Obama, vincitore nel 2009, appena eletto presidente degli USA.

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