Le impronte digitali affiancheranno le fotografie ma gli esperti avvertono: non fidiamoci ciecamente della tecnologia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-01-2009]
Il Parlamento Europeo (insieme a Norvegia, Svizzera e Islanda) ha approvato l'adozione dei passaporti biometrici, dotati della classica fotografia e di un microchip che contiene la registrazione di due impronte digitali del titolare.
L'uso del passaporto biometrico sarà obbligatorio solo per chi viaggia al di fuori dell'area di Schengen; inoltre i minori di 12 anni sono stati esentati dall'obbligo di fornire le impronte: pare infatti che sotto i sei anni l'affidabilità delle impronte digitali sia pari a zero.
In compenso i bambini dovranno avere un proprio passaporto e non saranno più inclusi in quello dei genitori: in questo modo si spera di ridurre il traffico di bambini.
Quest'ultimo punto è condiviso anche da alcuni esperti di sicurezza: secondo Richard Clayton, ricercatore della Cambridge University, "c'è il rischio che la polizia si affidi troppo alla tecnologia".
"Con i passaporti attuali, la polizia di frontiera osserva attentamente i volti delle persone. Se l'accento viene posto sulle impronte digitali c'è il rischio che venga eliminato l'elemento umano, come la possibilità di cogliere se una persona è inquieta o sembra nervosa mentre è sottoposta al controllo".
Inoltre la verifica delle impronte digitali non è infallibile e può portare a un numero eccessivo di falsi positivi, come accaduto nel 2004 quando un avvocato americano fu erroneamente arrestato con l'accusa essere tra gli attentatori che posizionarono le bombe di Madrid proprio a causa delle impronte digitali, scambiate per quelle di uno dei terroristi.
Clayton raccomanda insomma di non affidarsi totalmente alla tecnologia pensando che questa risolva magicamente ogni problema, ma di usarla in collaborazione con "i vecchi sistemi".
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