Secondo il presidente della Confederazione Itailana Agricoltori, sottrarre spazio alla produzione di cibo per produrre etanolo affamerà 3 miliardi di persone entro 40 anni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 15-04-2009]
Tra meno di cinquant'anni, 200 milioni di ettari di terre coltivabili saranno utilizzati per la produzione di biocarburanti: la sottrazione di risorse all'agricoltura alimentare - dice la Confederazione Italiana Agricoltori - porterà 3 miliardi di persone sull'orlo della fame.
Non è un caso che quest'allarme - peraltro non nuovo - emerga proprio ora: il prossimo 17 aprile, a Pieve di Soligo (Treviso) si terrà il G14 degli agricoltori in vista del G8 agricolo.
Giuseppe Politi, presidente della Cia, teme che mentre già oggi un terzo della popolazione mondiale non ha risolto il problema alimentare, nel 2050 la situazione non farà che peggiorare a causa della destinazione dei terreni coltivabili alla produzione di etanolo.
Occorre definire fin da subito regole chiare per la produzione dei biocarburanti, regole che impediscano di portare alla fame in pochi decenni quasi la metà dell'attuale popolazione globale.
Se non s'inizierà subito a prendere le misure necessarie, "la crisi alimentare degli ultimi due anni diventerà strutturale nel giro di due decenni" avverte Politi "e avrà serie conseguenze sia sulle relazioni economiche che su quelle di carattere sociale".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
Lavorare da casa | ||
|
merlin