Paul McCartney: "Togliete la mia casa da Street View"

Il cantante, preoccupato per la privacy, ha ottenuto l'immediata rimozione delle foto della propria villa. Google: "Chiunque può farlo".



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-05-2009]

Paul McCartney rimosse foto villa Google Street Vi

L'indirizzo - Candish Avenue, 7, a St. John's Wood - è di pubblico dominio, ma le foto della villa ora non sono più in Rete: il proprietario ha protestato, temendo per la propria privacy, e Google le ha rimosse da Street View.

A considerare Street View un pericolo non solo per la propria riservatezza ma anche per la propria sicurezza è sir Paul McCartney: subito dopo aver scoperto che gli utenti di Google potevano ottenere una vista a 360 gradi della sua proprietà, si sarebbe inquietato al punto di chiedere che le immagini della villa dove abita dal 1965 venissero rimosse.

Google l'ha subito accontentato, e non perché si tratta di un personaggio noto: "Ogni utente, volendo, può far rimuovere gli scatti della propria abitazione cliccando su un pulsante" ha tenuto a precisare un portavoce.

Tanta sollecitudine si spiega non solo con la popolarità di Paul McCartney ma anche con le difficoltà che Street View sta incontrando in diversi Paesi e nel Regno Unito in particolare; non siamo ancora al bando, come in Grecia, ma non tutti apprezzano il servizio.

Peraltro, il portavoce di Google sottolinea che "da quando Street View è stato lanciato, milioni di utenti lo hanno utilizzato, e la maggioranza di queste persone è felice che la propria abitazione sia stata inserita tra quelle visualizzabili".

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Quali sono i rischi maggiori del cloud computing?
Distributed Denial of Service (DDoS): cresce l'impatto dei tempi di indisponibilità di un sito web, che possono costare perdite di milioni di euro in termini di introiti, produttività e immagine aziendale.
Frode: perpetrata da malintenzionati con l'obiettivo di trafugare i dati di un sito e creare storefront illegittimi, o da truffatori che intendono impadronirsi di numeri di carte di credito, la frode tende a colpire - prima o poi - tutte le aziende.
Violazione dei dati: le aziende tendono a consolidare i dati nelle applicazioni web (dati delle carte di credito ma anche di intellectual property, ad esempio); gli attacchi informatici bersagliano i siti e le infrastrutture che le supportano.
Malware del desktop: un malintenzionato riesce ad accedere a un desktop aziendale, approfittandone per attaccare i fornitori o le risorse interne o per visualizzare dati protetti. Come il trojan Zeus, che prende il controllo del browser dell'utente.
Tecnologie dirompenti: pur non essendo minacce nel senso stretto del termine, tecnologie come le applicazioni mobile e il trend del BYOD (bring-your-own-device) stanno cambiando le regole a cui le aziende si sono attenute sino a oggi.

Mostra i risultati (1422 voti)
Dicembre 2025
Tassa da 2 euro sui pacchi fino a 150 euro: la Manovra 2026 coinvolge milioni di spedizioni
Lo script open source che fa sparire Copilot, Recall e gli altri componenti IA da Windows 11
Google Antigravity cancella un intero drive: la IA si scusa, ma i dati sono persi
Migliaia di aerei A320 a terra. Perché è una buona notizia
Arduino passa a Qualcomm: la comunità hacker esplode di malcontento
Piracy Shield, i provider italiani presentano il conto: 10 milioni di euro l'anno
Il Digital Omnibus è una resa dell'Unione Europea?
Novembre 2025
MediaWorld vende iPad a 15 euro per errore, adesso li vuole tutti indietro
Riscaldano casa con un datacenter in giardino: giù i costi delle bollette
I Baschi Grigi della Cybersicurezza
Telemarketing aggressivo, operativo il filtro che impedisce lo spoofing dei numeri mobili
Cloudflare in tilt. Migliaia di siti irraggiungibili, servizi bloccati in tutto il mondo
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 15 dicembre


web metrics