La Grecia bandisce Street View

In Grecia il servizio resterà sospeso almeno finché Google non fornirà garanzie sulla privacy dei soggetti. Il Garante inglese, invece, approva Street View: "non si può tornare indietro".



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-05-2009]

Grecia bandisce Street View privacy

Non è solo il Regno Unito a preoccuparsi per la violazione della privacy che Street View porterebbe con sé: la Grecia ha deciso di bandire il servizio di Google dalle proprie strade.

L'autorità greca per la protezione dei dati personali ha vietato all'azienda di Mountain View di scattare ulteriori fotografie e preteso di conoscere le politiche di conservazione dei dati.

La Grecia vuole sapere per quanto tempo Google intenda conservare le immagini e che cosa stia facendo per informare i soggetti che potrebbero venire ripresi circa i loro diritti.

Per lo stesso motivo un servizio analogo a Street View, ma gestito dal provider locale Kapou, è stato sospeso: finora aveva scattato fotografie delle strade di Atene, Salonicco a Larissa.

Se la Grecia si preoccupa, il Garante per i dati personali del Regno Unito (l'Ico - Information Commissioner's Office) approva l'esistenza di Street View, ritenendo che non rappresenti una violazione della privacy.

"In un mondo in cui la gente usa Twitter, Facebook e i blog è importante prendere un approccio pragmatico verso Street View e la relativamente limitata intrusione sulla privacy che questo potrebbe causare" ha spiegato David Evans, senior manager della divisione Data Protection Practice dell'Ico.

Dopotutto, i passanti vengono ripresi dai telegiornali e i tifosi allo stadio ma nessuno richiede che i volti vengano offuscati come invece fa Google; chiunque può poi scattare fotografie in strada ai passanti senza violare la legge.

In più, l'utilizzo massiccio dei social network dà una prospettiva nuova all'intera questione della privacy. Bisogna adeguarsi alle nuove tecnologie: "Non è nel pubblico interesse portare l'orologio indietro" conclude Evans.

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