Migliorare le prestazioni di Windows

Volete spremere il vostro PC fino ai limiti estremi di resa? Volete sfruttare appieno il processore fino all'ultimo Eurocent del suo valore? Esiste un modo per migliorare le prestazioni dei PC che utilizzano Windows, impostando in maniera corretta la dimensione della cache di secondo livello. Ecco come fare e perché.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 26-03-2002]

Partiamo dalla definizione che Intel ha dato delle memorie di tipo cache, non entriamo troppo nel dettaglio tecnico ma vediamo cosa sono: "La cache è un blocco di memoria ad alta velocità dove vengono copiati i dati recuperati dalla RAM. La memorizzazione delle istruzioni principali consente un miglioramento delle prestazioni del processore. I processori Intel inglobano cache di 1° (L1) e 2° livello (L2). La cache L2 è un'area di memoria ad alta velocità che migliora le prestazioni riducendo il tempo medio di accesso alla memoria".

Una volta capito che cosa è la cache, è importante sapere che uno dei parametri che contraddistinguono un processore da un altro e conseguentemente il suo prezzo, è la dimensione della cache L2, che quindi diventa una caratteristica in grado di fare effettivamente la differenza fra un processore ed un altro: a parità di velocità di processore risulta più pregiata (e conseguentemente più costosa) una CPU con maggiore cache L2.

Partendo da una segnalazione secondo la quale Windows ha difficoltà a riconoscere la quantità della cache L2 e quindi non sfrutta a pieno le potenzialità dei processori sui quali funziona, abbiamo fatto qualche ricerca per controllarne la veridicità. Alla fine, con nostra sorpresa, abbiamo trovato conferma proprio in una pagina sul sito Microsoft, dove un preciso articolo attribuiva tale limite ai sistemi windows NT a partire dalla versione 4.0; abbiamo controllato su numerose macchine e abbiamo riscontrato la stessa imprecisione di impostazioni anche nelle versioni Windows 2000 ed XP. Anche se la casa produttrice sminuisce l'importanza della cache L2, è tutto sommato preferibile che la nostra macchina sfrutti a pieno le potenzialità di cui la abbiamo dotata.

Microsoft per parte propria cita nell'articolo in questione la chiave di registro da modificare, ma come si fa nella realtà ad arrivare ad impostare questo valore? Basta seguire questi semplici passaggi:

1. Lanciare REGEDIT (Start, Esegui, quindi digitare Regedit e dare Invio).
2. Cercare la chiave [HKEY_LOCAL_MACHINE/System/CurrentControlSet/Control/SessionManager/ MemoryManagement].
3. Fare doppio click sul valore [SecondLevelDataCache], impostare il valore della cache in decimali e quindi inserire la dimensione in base al tipo di processore posseduto.
4. Confermare con Ok, chiudere l'editor del registro di sistema e riavviare.

Forse la differenza non sarà sensibile, ma su operazioni gravose per il processore (come la gestione di immagini o di grafica avanzata) il PC avrà sicuramente prestazioni più elevate e maggiore stabilità. Un consiglio: se temete di non riuscire a modificare il registro di sistema, chiedete a qualcuno più esperto di eseguire queste operazioni per voi, e ricordate che sempre e comunque, eseguendo questi passaggi al contrario, potrete ripristinare la configurazione originale del vostro Windows.

Un'ultima cosa: come fare a sapere di quanta cache L2 è dotata la macchina? Semplicemente in base al tipo di processore, come dall'elenco che vi riportiamo:

Processori Intel:
Celeron Socket 370: 128 Kbyte (tecnologia a 0,18 micron)
Celeron Tualatin: 256 Kbyte (tecnologia a 0,13 micron)
Pentium: 512 Kbyte
Pentium II: 512 Kbyte
Pentium III Soket 370: 256 Kbyte
Pentium III Tualatin: 256 Kbyte
Pentium III S: 512 Kbyte
Pentium 4 Willamette: 256 Kbyte (tecnologia a 0,18 micron)
Pentium 4 Northwood: 512 Kbyte (tecnologia a 0,13 micron)
Pentium 4M: 512 Kbyte

Processori AMD:
K6 III: 256 Kbyte
Duron: 64 Kbyte
Athlon Slot A: 512 Kbyte
Athlon Socket A: 256 Kbyte
Athlon XP: 256 Kbyte
Athlon MP: 256 Kbyte
Athlon 4: 256 Kbyte

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