David Lee Smith, impiegato di AT&T, incriminato e processato nel '99 per aver creato e diffuso il virus autoreplicante Melissa, è stato condannato il 1 Maggio dalla Corte Federale degli USA a 20 mesi di reclusione ed una sanzione di 5.000 dollari. Oltre a ciò è stato sanzionato il divieto di collegarsi a qualsiasi rete di computer, che sia Internet o un semplice Bancomat.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-05-2002]
Il programmatore aveva ammesso di essere il creatore del famigerato virus già nel 1999, collaborando nelle indagini nella speranza di una riduzione della pena. La pubblica accusa ha tentato di dimostrare una relazione diretta di causa-effetto tra la creazione del virus, la sua diffusione ed un danno a allo Stato, a società ed a privati cittadini di tutto il mondo stimato in 80 milioni di dollari.
Il virus Melissa, sviluppato in modo che si autoreplicasse automaticamente per infettare i PC su scala platenaria, ha creato sovraccharichi dei server che hanno fatto crollare interi sistemi di Amministrazioni pubbliche e aziende causando notevoli disagi in tutto il mondo. Il virus, scritto per autoreplicarsi in ambiente Windows tramite il client di posta elettronica Outlook, ha intasato con migliaia di Megabyte caselle di posta elettronica, mail server, routers e backbones di tutto il pianeta collegato ad Internet.
La Corte Federale ha inflitto una pena esemplare in modo da creare un precedente clamoroso che fungesse da deterrente.
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