Google rischia una multa di 500.000 sterline per violazione della privacy. Proseguono le indagini in Italia e in Germania.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 29-10-2010]
Se per la Federal Trade Commission americana il caso dei dati intercettati inavvertitamente da Street View è chiuso e per l'Italia si è invece appena aperta la fase interessante, che coinvolge l'autorità giudiziaria, il Regno Unito si trova a metà strada tra le due posizioni.
Il Garante locale per la privacy, Christopher Graham, aveva in realtà già tentato di chiudere la vicenda ancora prima degli americani, dopo essersi recato personalmente presso la sede di Google.
In quell'occasione aveva appurato che l'eccessiva frammentarietà dei dati raccolti li rendeva inutilizzabili per qualsiasi fine di violazione della privacy e stava per dimenticare la faccenda quando Google ha pubblicamente ammesso di aver captato anche password, interi URL e messaggi di posta elettronica.
Alan Eustace, il dirigente di Google che ultimamente ha rivelato la cattura delle email e di altri dati sensibili, ha spiegato che l'azienda cancellerà "questi dati il prima possibile. E innanzitutto mi voglio scusare per il fatto stesso che siano stati raccolti. Siamo mortificati da quanto accaduto".
Se l'indagine del Garante britannico dovesse riconoscere una qualche colpa in Google per violazione della privacy, l'azienda potrebbe ricevere un'ammenda fino a 500.000 sterline, pari a circa 574.000 euro.
In questo scenario - cui per completezza bisogna aggiungere le preoccupazioni della Germania, le indagini avviate in Canada e quelle dei 39 Stati americani non soddisfatti delle conclusioni della FTC - il particolare forse più interessante non è tanto l'accusa di violazione della privacy mossa a Google, quanto la differenza di reazioni tra un'autorità e l'altra.
Anche volendo stare solo all'interno dell'Unione Europea tre Stati - Italia, Germania e Regno Unito - hanno deciso di muoversi in tre modi diversi e non coordinati tra loro, nonostante i rispettivi Garanti periodicamente si incontrino (anche molto di recente, in occasione dell'ultima Conferenza Internazionale delle Autorità per la Protezione dei Dati Personali).
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