Facebook, riconoscimento facciale per tutti

Il social network ora tagga automaticamente ogni foto, riconoscendo gli amici.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2011]

Facebook riconoscimento facciale

Chi, al quartier generale di Facebook, prende le decisioni sulle novità da introdurre deve avere un debole per ciò che può irritare gli utenti.

Lo scorso dicembre, negli USA hanno debuttato le funzionalità di riconoscimento facciale e tag automatico: in pratica, quando Facebook riconosce la foto di un utente il social network vi aggiunge il nome, senza che né chi ha caricato l'immagine né il soggetto ritratto debbano intervenire.

La cosa ha sollevato un po' di malumore, ma almeno in quell'occasione Facebook aveva pubblicato un post appositamente per informare della novità: così, chiunque non desiderasse essere taggato in automatico, poteva intervenire tempestivamente.

Ora il social network ha deciso di estendere la funzionalità al resto del mondo ma, come ha fatto notare l'esperto inglese di sicurezza Graham Cluely, senza avvisare nessuno.

Per tutti gli utenti di Facebook è dunque ora attivo il riconoscimento facciale automatico e, nonostante a Palo Alto non abbiano sentito il bisogno di farlo sapere, forse è bene che gli utenti ne siano informati.

Inoltre la funzionalità è attiva di default e, chi non la desidera, deve disattivarla manualmente, come peraltro Facebook fa sempre quando una nuova opzione deve debuttare.

Cluely commenta: «Sciaguratamente ancora una volta Facebook condivide per default le informazioni personali. Molte persone si sentono a disagio se un sito come Facebook impara qual è il loro aspetto e usa queste informazioni senza il loro permesso».

Molti utenti ancora non sanno come usare le opzioni che riguardano la privacy né, secondo Cluely, dovrebbero essere costrette a tenerle costantemente sotto controllo: sarebbe meglio se Facebook adottasse un approccio opt-in (gli utenti devono abilitare esplicitamente le nuove funzioni) piuttosto che l'attuale opt-out.

D'altra parte, forse chi è iscritto a Facebook e non si è mai preoccupato di controllare le impostazioni sulla privacy non sarà così allarmato dal riconoscimento facciale automatico ma, forse, ne sarà addirittura contento.


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Chi invece vuole mettervi mano, potrà sistema le impostazioni relative a questa opzione alla voce Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io in Elementi condivisi dagli altri, cui si accede personalizzando le Impostazioni sulla privacy.

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (ultimi 5 di 6)

{utente anonimo 2}
La verità è che facebook è un vero insulto alla privacy: il suo intento di ficcare il naso il più possibile è evidente fin dal primo momento e i rischi sono assurdamente sottovalutati non solo dagli utenti, ma anche dalle autorità preposte, ampiamente latitanti, che non impongono un approccio opt-in pena... Leggi tutto
9-6-2011 12:49

Infatti, il problema è che io non condivido quasi niente. Ho reimpostato tutto strettamente privato 3/4 mesi fa. Torno adesso per cambiare questa opzione dell'auto-tag, e mi ritrovo almeno altre 2/3 opzioni che prima non c'erano e che ho dovuto reimpostare come più limitate, altrimenti condividevano le mie abitudini, la mia posizione,... Leggi tutto
8-6-2011 12:07

{utente anonimo}
@anonimo:"Quante menate ogni volta...se si ha "problemi" di privacy basta non iscriversi e non utilizzare FB.In fondo il suo scopo è proprio quello di condividere le proprie info personali."Si ma uno di solito le info personali le condivide con le persone che si sceglie lui e solo con quello, non col mondo intero. La privacy è... Leggi tutto
8-6-2011 09:31

{utente anonimo}
Quante menate ogni volta...se si ha "problemi" di privacy basta non iscriversi e non utilizzare FB.In fondo il suo scopo è proprio quello di condividere le proprie info personali.
8-6-2011 05:57

Vero. Fb penso che punti proprio a fregare gli utenti, che non sapendolo, non vanno a controllare ogni 3x2 le impo sulla privacy. Leggi tutto
8-6-2011 01:52

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Usare il cellulare durante una conversazione: lascia pensare che l'argomento non interessi e sia certamente meno importante dell'oggetto tra le mani.
Incrociare le braccia: l'interlocutore penserà che siamo sulla difensiva. Inoltre, se le mani non sono in vista crederà che abbiamo qualcosa da nascondere.

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