Si torna al lavoro dopo due settimane di proteste e sabotaggi, ma ancora senza un accordo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 22-08-2011]
È durato due settimane lo sciopero di 45.000 dipendenti di Verizon, il secondo maggior operatore telefonico degli USA, indetto dai sindacati americani CWA e IBEW.
Le azioni di protesta sono state interrotte ma senza che un accordo sia stato raggiunto; i negoziati tra sindacati e azienda riprendono oggi alla ricerca di un punto d'incontro.
Tutto era iniziato quando la divisione di Verizon che si occupa della telefonia fissa, le cui attività sono peraltro calate del 50% negli ultimi 10 anni a causa della transizione verso la telefonia mobile e il VoIP, aveva proposto alcune modifiche al contratto in concomitanza con il rinnovo dello stesso, scaduto lo scorso 6 agosto.
Inoltre, l'azienda voleva legare gli aumenti di salario alle prestazioni dei dipendenti, congelare i pensionamenti alla fine dell'anno ed eliminare le indennità per malattia e decesso.
Tutto ciò ha causato la protesta dei sindacati che ha avuto luogo nelle scorse due settimane e ha visto anche alcuni atti di vandalismo e sabotaggio alle attività di Verizon.
L'operatore riporta diverse interruzioni di servizio legate al taglio di connessioni in fibra ottica, il furto di attrezzature elettriche che ha causato di servizi e la manomissione di un impianto di riscaldamento nella sede di Manhattan, oltre a scontri tra i picchetti e i dipendenti non iscritti ai sindacati.
Ora lo sciopero è terminato, ma pare proprio che la strada verso un accordo tra le parti sarà ancora lunga.
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