Il software della fotocamera in Windows Phone 7 invia informazioni a Redmond, che l'utente lo voglia o no.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 02-09-2011]
A quanto pare, la geolocalizzazione è diventata davvero l'ultima frontiera della privacy.
Sin dallo scorso aprile, quando prima iOS, poi anche Android e Windows Phone 7 furono accusati di raccogliere informazioni sugli spostamenti degli utenti, diversi esperti di sicurezza si sono messi a studiare il funzionamento dei dispositivi mobili per scovare tracce di un eventuale uso illecito dei dati geolocalizzati.
Durante l'estate sembrava tornata la calma ma ora un'analisi, condotta da Samy Kamkar come perizia per una class action sulla questione, sul funzionamento della fotocamera nei dispositivi con Windows Phone 7 ha riacceso le polemiche.
La destinazione di questi dati è l'indirizzo inference.location.live.net. Microsoft sostiene che l'invio avviene solo se l'utente ha esplicitamente dato la propria approvazione, ma secondo Kamkar ciò non è vero.
«Il sistema operativo invia informazioni indipendentemente dal fatto che l'utente l'abbia permesso o meno» si legge nell'analisi.
Non ci sono indicazioni né prove sull'uso da parte di Microsoft di questi dati; l'azienda rischia comunque di essere accusata per la violazione di tre leggi federali statunitensi.
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