Le due società, insieme, tenterebbero di far concorrenza a Google e Facebook.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 12-09-2011]
La situazione incerta in cui sembra versare Yahoo dopo la cacciata di Carol Bartz - alla base della quale ci sarebbe stata più che altro la volontà di salvare la faccia da parte del CdA - non è sfuggita ad AOL.
L'ex colosso americano aveva già provato l'anno scorso a fare delle avance a Yahoo, ma l'allora CEO aveva rifiutato qualunque accordo.
Tim Armstrong, CEO di AOL, ora sembra avere intenzione di riprovarci: vedrebbe di buon occhio una fusione tra le due aziende con l'obiettivo di creare un soggetto abbastanza forte da fare concorrenza a Google e a Facebook.
La differenza tra le due aziende, però, potrebbe essere il primo motivo di un secondo rifiuto da parte di Yahoo. Il secondo potrebbe essere la scarsa fiducia che il CdA dell'azienda in viola nutrirebbe nelle possibilità di un piano tanto ambizioso da puntare ad attaccare i due maggiori colossi del web.
Se pare quindi difficile che l'azienda di Sunnyvale decida di imboccare proprio la strada indicata da Armstrong, l'ipotesi che vede Yahoo in cerca di un compratore diventa sempre meno improbabile.
Certamente la situazione è cambiato rispetto a pochi anni fa, quando Microsoft offrì ben 44,6 miliardi di dollari e, se anche il colosso di Redmond fosse ancora interessata, sul piatto oggi vi sarebbe una cifra decisamente minore: allora ogni azione di Yahoo valeva 33 dollari; oggi ne vale soltanto 14. Il che, alla fine, potrebbe portare davvero Yahoo ad accettare il piano in cui AOL spera.
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