Il nodo riguarda chi dovrà costruire la rete di nuova generazione.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-10-2011]
Telecom Italia ha lasciato definitivamente e ufficialmente il tavolo Romani.
L'ex monopolista ha abbandonato il confronto promosso dal ministro dello Sviluppo Economico al fine di definire regole, tempi, strumenti e risorse economiche per la costruzione della NGN (Next Generation Network), la rete di nuova generazione in fibra ottica a banda larga.
Per l'amministratore delegato Franco Bernabè, che ha annunciato la decisione di Telecom da Capri, dove si trovava in occasione del convegno promosso dalla Between di François de Brabant sulla banda larga, il "tavolo Romani" altro non era che espressione di «statalismo».
Bernabè è invece disposto ad aderire al progetto di Vito Gamberale, ex amministratore delegato di Telecom Italia, il quale vuole che la nuova rete sia realizzata da Metroweb, l'azienda che ha cablato parte di Milano e apparteneva al Comune della città sino a quando non venne venduta, per un prezzo ritenuto da molti troppo basso, al fondo di investimenti guidato proprio da Gamberale.
In sostanza, anche Telecom Italia ha scaricato Berlusconi e forse neanche Montezemolo e il suo nuovo partito sarebbe disponibili a sostenere le pretese "neomonopolistiche" di Bernabè; il centrosinistra, cui Gamberale è vicino, sembrerebbe invece disposto a spalleggiarle.
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