Secondo Stallman l'eredità finale di Steve Jobs sarà un disastro causato dai brevetti e dalle "manette digitali" che Apple tanto ama.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 30-10-2011]
Le parole di Richard Stallman su Steve Jobs, pronunciate dopo la morte di quest'ultimo, hanno sollevato diverse critiche in direzione del paladino del software libero.
Di recente Stallman ha deciso di tornare sulle proprie dichiarazioni, chiarendole e spiegando perché trovi così nefasta l'influenza di Jobs sull'informatica.
Innanzitutto, il fondatore del progetto GNU ha precisato di voler criticare non la persona di Jobs, ma la sua «attività pubblica»: il centro delle recriminazioni riguarda infatti il modello chiuso di computer che Apple propone, sintetizzato nell'espressione «manette digitali». L'articolo continua qui sotto.
Rispetto a quello che ha fatto Steve Jobs con l'iPhone, Android - che pure Stallman non ama - è meglio, e l'intenzione del fondatore di Apple di affondare Android, esplicitata nella biografia scritta da Walter Isaacson, preoccupa Richard Stallman.
«Jobs ha trasformato in una crociata personale l'attacco ad Android con i brevetti. Android non è interamente software libero, ma è un gran passo in avanti rispetto all'iPhone. Se la pistola di Apple colpisce Android, potrebbe cancellare ogni possibilità di dispositivi portatili dotati di software libero e attraenti per l'utente».
«L'eredità finale di Jobs» - conclude Stallman - «potrebbe essere il disastro dei brevetti da cui mettiamo in guardia da 20 anni».
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