Lo scambio europeo

I Ministri delle Comunicazioni d'Italia e Gran Bretagna si oppongono alla concessioni di aiuti di stato a France Telecom e alla tedesca Mobilcom. La decisione italiana è una mossa per attenuare le resistenze dell'Unione Europea agli aiuti di stato alla Fiat?



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-11-2002]

Il Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, oltre a essere esponente di una destra di tradizione statalista, non è un grande amante delle liberalizzazioni e del mercato. Non ha mai parlato di privatizzazione di Wind, ha un occhio di riguardo verso l'operatore predominante Telecom Italia, non perde l'occasione per dire che in Italia ci sono troppi operatori di telefonia fissa e mobile, vorrebbe riprendersi molti dei poteri delegati all'Authority delle Comunicazioni in materia di regole per le Tlc, è stato molto prudente sulla liberalizzazione del Wi-Fi.

Nonostante ciò ha avuto un atteggiamento molto rigido in questi giorni dichiarando, in accordo con il suo omologo inglese Stephen Timms (laborista e perciò molto lontano da lui politicamente), che non potranno esserci aiuti di stato in Francia per France Telecom e in Germania per il gestore di telefonia mobile Mobilcom.

Nei giorni scorsi lo stesso Presidente Chirac ha varato un piano di aiuti per ripianare il forte deficit di France Telecom, tuttora controllata a maggioranza dal Governo francese, mentre anche il Cancelliere tedesco Schroeder vuole salvare con fondi pubblici il gestore Mobilcom.

La prospettiva della perdita di decine di migliaia di posti di lavoro, insieme a un grosso colpo per le economie nazionali, non entusiasma i governi francese e tedesco; sia British Telecom che Telecom Italia sono alle prese con deficit inferiori e più sotto controllo, anche se il Gruppo Pirelli-Telecom comincia ad avvertire la recessione in atto e la faticosità del ridurre l'indebitamento, terminato il piano di cessioni.

Niente aiuti di stato, perché sono in conflitto con il mercato e la libera concorrenza: questo dicono Gasparri e Timms all'orecchio fine del commissario europeo Mario Monti, competente per l'Antitrust. Anche l'Italia però è alle prese con il caso di una grande industria nazionale che senza una mano dallo Stato rischia di non farcerla con effetti distruttivi sull'economia e sull'occupazione: la Fiat.

Lo scambio potrebbe essere questo: se l'Italia avrà via libera per aiutare la Fiat, allora darà il via libera per France Telecom e Mobilcom; in caso contrario, non ci sarà niente per nessuno.

Questo potrebbe spiegare la rigidità di Gasparri.

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Pier Luigi Tolardo

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