Desertificazione e inaridimento delle terre interessano anche le regioni dell'Italia meridionale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-08-2013]
È la land degradation - o, in italiano, degradazione del suolo - l'ultimo allarme ambientale per il quale le attività dell'uomo finiscono sotto accusa.
A lanciarlo è la ricercatrice Maria Luigia Giannossi dell'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del CNR.
Secondo quanto rivelato dalla dottoressa Giannossi, il problema si fa sentire in Italia - in particolare nelle regioni del sud (Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia) - ma interessa tutto il mondo; anzi, riguarderebbe la quasi totalità delle aree agricole.
«Nel mondo» - spiega la ricercatrice - «circa 2 miliardi di ettari di terre emerse sono interessati a diversi livelli da processi di degrado, compromettendo l'84% delle aree agricole a livello mondiale e coinvolgendo circa un quarto della popolazione del globo».
I dettagli dello studio che ha portato a queste conclusioni saranno rivelati durante Geoitalia 2013, l'evento organizzato dalla Federazione Italiana di Scienze della Terra che si terrà a Pisa dal 16 al 18 settembre, ma già ora è possibile avere qualche anticipazione.
|
«Oltre allo stress di natura climatica, la pressione spesso non sostenibile delle attività umane sull'ambiente sta determinando una riduzione della produttività biologica e agricola, e una progressiva perdita di biodiversità degli ecosistemi naturali» spiega Giannossi illustrando le cause del fenomeno.
Il pericolo interessa anche il nord: «in particolare Toscana, Emilia Romagna e la Pianura Padano in generale manifestano un peggioramento della situazione idrometeorologica e sono sempre più vulnerabili all'irregolarità delle precipitazioni, alla siccità e all'inaridimento».
Tutto ciò pone seri problemi relativi a «sicurezza alimentare, cambiamento climatico, guerre legate allo sfruttamento delle risorse naturali e conseguente presenza di ecorifugiati» spiega ancora la ricercatrice.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News
ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita.
Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui
sotto, inserire un commento
(anche anonimo)
o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA |
|
|
||
|
Zievatron