Armi da fuoco in vendita su Instagram

Il social network fotografico è usato anche per la compravendita di pistole, fucili e coltelli: un mercato vasto e inaspettatamente legale.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 25-10-2013]

instagram armi

Immortala e condividi i tuoi momenti più belli: il motto di Instagram rende piuttosto evidente l'intento con cui questo servizio è stato creato.

Di pari passo con il suo successo, però, è cresciuto anche l'abuso da parte degli utenti: non stiamo parlando della condivisione compulsiva di immagini insignificanti - che può essere fastidiosa, ma è innocua - ma dell'utilizzo di Instagram per la compravendita di merci pericolose.

A sollevare il velo su questa realtà è stato un articolo su The Daily Beast, nel quale si descrive come il social network in questione venga adoperato anche per vendere armi, e non solo.

Chi ha una pistola, un fucile o un coltello da vendere non deve fare altro che pubblicare la foto, annunciare la propria intenzione e aspettare le offerte.

Le regole di Instagram non lo vietano e, nel caso degli Stati Uniti, non ci sono leggi federali che blocchino questo tipo di mercato online (salvo i casi in cui le armi siano illegali in sé, perché rubate, usate in atti criminosi o fuorilegge, o che a chi acquista non sia vietato possedere armi), occasionale e tra privati; chi compra e chi vende non devono quindi fare altro che accertarsi di rispettare le leggi dei rispettivi Stati, e i controlli su Instagram non son particolarmente stringenti, anzi.

Sondaggio
Qual è il sito di acquisti online che frequenti di più?
Amazon - 50.8%
Buy Vip - 1.2%
eBay - 33.6%
Groupalia - 0.8%
Groupon - 4.2%
Kelkoo - 2.9%
Privalia - 2.0%
Subito - 3.6%
Triboo - 0.8%
  Voti totali: 1323
 
Leggi i commenti (12)

In realtà il fenomeno è anche più ampio: lo stesso commercio si svolge anche su Facebook e Twitter. Per arginarlo, altri siti - come per esempio Craiglist - vietano esplicitamente la compravendita di armi da fuoco; su Instagram questo non succede, probabilmente perché chi l'ha creato non pensava che potesse venir piegato a questo scopo.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Sei favorevole all'utilizzo dei tablet al posto dei libri di scuola?
Sì. L'iPad con i libri multimediali è una figata.
No. È una spesa in più a carico delle famiglie.
Sì. Salviamo gli alberi e inquiniamo con l'e-garbage.
No. I tablet hanno un'obsolescenza tecnologica che galoppa: dopo cinque anni, usati tutti i giorni, sarebbero completamente da buttare.
Sì. Cambia la forma ma non la sostanza e la qualità dell'insegnamento.
No. Gli studenti non imparerebbero più a prendere appunti su carta, a scrivere e a fare i conti a mente.
Sì, ma dalle scuole medie in avanti: alle elementari un bambino dovrebbe imparare a leggere su libri veri. Dovrebbe imparare a consultare l'indice in fondo al libro e a cercare dei documenti in una biblioteca vera e organizzarli, non a fare copia e incolla da internet.
No. Gli stessi docenti, in molti casi, non avrebbero la più pallida idea di come utilizzarli. Per non parlare del Ministero che dovrebbe decidere quali programmi si devono o non si devono usare.

Mostra i risultati (2956 voti)
Settembre 2025
ISEE, titoli di studio e certificati arrivano su IT Wallet. Il portafoglio digitale si espande
Microsoft contro ValueLicensing: fine delle licenze di Windows e Office a prezzi stracciati?
Il web aperto è ufficialmente in crisi: lo ammette pure Google. La colpa è anche della IA
Intelligenza artificiale per le automobili, licenziati 54 ricercatori a Torino
Dolcificanti a zero calorie e declino cognitivo: una ricerca brasiliana scopre un preoccupante legame
WinToUSB trasforma una chiavetta USB in un sistema Windows perfettamente funzionante
Meta accede a tutto il rullino fotografico senza permesso. Ma disattivare si può: ecco come
Agosto 2025
Google, stop all'obbligo di usare Gmail per gli account Android
Browser IA, l'allarme di Malwarebytes: ingannare gli assistenti e rubare dati è fin troppo semplice
Lo script che estende gli aggiornamenti di sicurezza di Windows 10 anche senza account Microsoft
La Danimarca saluta la posta cartacea: la consegna delle lettere terminerà alla fine dell'anno
PayPal, allarme sicurezza: i dati di 15,8 milioni di account in vendita sul dark web
Volkswagen, microtransazioni nelle auto: per utilizzare tutti i cavalli bisogna abbonarsi
Windows 11 24H2, dopo l'aggiornamento i dischi scompaiono. E i dati possono corrompersi
Microsoft fagocita GitHub: fine dell'indipendenza dopo sette anni. Futuro nella IA
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 16 settembre


web metrics