Fa la modella ed è omonima della Belen nota in Italia.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 04-06-2014]
Essere omonimi di un personaggio famoso sembrerebbe qualcosa di positivo, o quantomeno di cui scherzare con gli amici.
Per Maria Belen Rodriguez, modella argentina, l'omonimia con l'altra Maria Belen Rodriguez (nota anche da noi) è una maledizione che dura da 8 anni.
Sin dal 2006, infatti, cercando il suo nome con i motori di ricerca Google e Yahoo si viene portati su siti a luci rosse e a servizi di escort che nulla hanno a che fare con lei ma che tuttavia utilizzano sue foto.
Già nel 2010 un giudice le ha dato ragione, riconoscendo il suo diritto a un risarcimento dopo che aveva intentato una causa contro i due motori; l'incubo, però, non è finito.
«Google e Yahoo mi hanno rovinato la vita. Dover spiegare ogni giorno che non sono una prostituta è un problema quotidiano» ha dichiarato la modella.
Le cose non sono certo migliorate quando "l'altra" Belen è diventata particolarmente popolare in Rete a causa di un video hard reso pubblico dal suo fidanzato di un tempo, Tobias Blanco.
Per cercare di uscire da questa situazione, Maria Belen Rodriguez ora ha intentato una nuova causa contro Google nel tentativo di far rimuovere i link che associano la sua immagine alla pornografia, sostenendo che questi link hanno causato un danno irreparabile alla sua reputazione.
Google, dal canto suo, ha fatto sapere di non ritenersi responsabile; lo sono invece i siti che utilizzano impropriamente l'immagine della donna: «I motori di ricerca sono piattaforme neutrali che non creano né controllano i contenuti del web» ha dichiarato l'azienda alla CNN.
Si tratta della stessa linea di difesa che Google ha tenuto anche in Europa nella vicenda relativa al diritto all'oblio, ma che tuttavia non ha convinto la Commissione Europea.
La modella, però, non sembra fiduciosa: «Sono una formica che lotta contro un mostro gigantesco» ha affermato sconsolata.
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