Gli aumenti mascherati dall'abolizione dello scatto alla risposta, che però è solo virtuale.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 11-09-2014]
Dal 1 novembre gli utenti di Telecom Italia vedranno la loro bolletta telefonica aumentare.
L'ex monopolista ha infatti deciso un ritocco verso l'alto del canone telefonico, che passa dagli attuali 17,54 euro a 18,54 euro mensili.
Contestualmente, raddoppiano le tariffe al minuto verso telefoni fissi e cellulari: l'attuale tariffa base è di 5,04 centesimi al minuto raddoppierà a 10 centesimi al minuto.
Questo vale per le chiamate "nazionali" verso i numeri fissi - è ormai abolita da tempo la distinzione tra urbane e interurbane - quanto quelle verso i telefonini.
Bontà sua, Telecom Italia "abolisce" lo scatto alla risposta, che attualmente è di 5,04 centesimi. Basta però fare due conti per verificare quanto questa abolizione sia soltanto virtuale.
Infatti oggi il primo minuto di chiamata costa 5,04 centesimi di scatto alla risposta + 5,04 centesimi (con "scatto" anticipato) di tariffazione del primo minuto. Dal 1 novembre si pagheranno invece 10 centesimi per il primo minuto (la tariffazione è e rimane a "scatti" anticipati).
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L'annullamento dello scatto alla risposta non consentirà di risparmiare nemmeno un centesimo, anzi, nemmeno un millesimo di euro. Senza contare che il costo dei minuti successivi al primo raddoppierà.
E' curioso che su tutti i quotidiani e su tutti i siti in queste ore si legga "Telecom Italia abolisce lo scatto alla risposta", senza specificare che in realtà questa sia una vera e propria bufala, probabilmente spacciata per far passare inosservato l'aumento del canone e il raddoppio della tariffa al minuto.
Va infine sottolineato che l'abolizione dello scatto e l'aumento della tariffa riguardano soltanto gli utenti della cosiddetta "Linea base" (che interessa comunque svariati milioni di abbonati) e non quelli che hanno attivato Adsl o altre tipologie di abbonamento con chiamate comprese: per esempio la tariffa "Zero" manterrà lo scatto di 16,26 centesimi - per tutta la chiamata - anche dopo il 1 novembre.
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