Blue Screen Of Death, lo inventò Steve Ballmer

All'ex CEO si deve il testo di una delle schermate più odiate.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-09-2014]

windows schermo blu

I messaggi di errore su schermo blu che Windows propina quando c'è qualcosa che non va sono compagni di vita di chiunque adoperi un PC con il sistema di Microsoft.

Ai tempi di Windows 3.1, quando un'applicazione smetteva di rispondere Windows faceva apparire uno schermo blu che permetteva all'utente di ignorare il problema, chiudere l'applicazione o riavviare il PC.

Tecnicamente non si tratta proprio di uno BSOD, che appare quando l'intero sistema incontra un errore irreversibile: ai tempi era tipico di Windows NT, mentre Windows 3.1 mostrava una schermata nera di DOS. Era comunque una schermata in grado di far produrre all'utente una cospicua dose di parolacce.

Ebbene, l'autore del messaggio che consentiva all'utente di scegliere che cosa fare è nientemeno che Steve Ballmer, da qualche tempo ex CEO di Microsoft.

Allora, Steve Ballmer era a capo della Divisione Sistemi e di tanto in tanto faceva visita agli sviluppatori di Windows per sapere come stesse procedendo il lavoro.

Sondaggio
La discriminazione è più difficile da vedere rispetto al passato, ma c'è sempre. Quale di queste affermazioni ti senti di condividere maggiormente?
Le donne spesso sono additate come più pettegole degli uomini e ritenute meno simpatiche.
Le donne hanno più difficoltà degli uomini a ricevere il giusto credito quando partecipano a progetti di gruppo.
Le donne sono giudicate più severamente degli uomini per il loro aspetto.
Le donne in genere ricevono delle proposte economiche più basse degli uomini, a parità di posizione.
Le donne sono ritenute non qualificate fino a quando non hanno dato prova di esserlo, agli uomini accade meno spesso.
Le donne vengono promosse in base ai risultati, gli uomini (anche) in base al potenziale.
Le donne spesso non vengono invitate tanto quanto gli uomini a eventi di socializzazione come le uscite al pub o a vedere le partite.

Mostra i risultati (1246 voti)
Leggi i commenti (32)

Durante una di queste visite gli mostrarono la schermata; Ballmer apprezzò la funzionalità, ma non il messaggio scelto dagli sviluppatori: «È una funzione carina, ma il testo del messaggio non mi piace. Non mi sembra giusto».

Qualcuno a quel punto gli rispose: «Ok, Steve. Se credi di poter fare un lavoro migliore, fallo». Ballmer prese sul serio la sfida e pochi giorni dopo inviò un'email col testo che, alla fine, venne approvato «quasi parola per parola» come riporta il blog The Old New Thing su MSDN.

Onore a Steve Ballmer che, invece di lamentarsi soltanto ha proposto una soluzione, anche se fa un po' sorridere che proprio lui abbia scritto il testo di una schermata vista e odiata da milioni di persone.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (0)


La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Con quale delle seguenti affermazioni, tutte relative a siti che vendono coupon e buoni sconto online, concordi di più? (Se vuoi dare risposte multiple utilizza i commenti)
Sono un cliente abituale dei siti di coupon e in generale posso dichiararmi soddisfatto delle promozioni attivate tramite questo mezzo innovativo.
Apprezzo i coupon soprattutto per provare quelle strutture dove non sono mai stato, o servizi che non ho mai utilizzato prima.
Acquisto talvolta i coupon ma purtroppo molte volte non riesco a utilizzarli prima della loro scadenza, pertanto penso di diminuire questa attività o di continuare a farlo saltuariamente.
Acquisto i coupon soprattutto per usufruire dello sconto e raramente acquisto nuovamente un servizio o torno in una struttura a "prezzo pieno".
Solitamente acquisto un coupon soltanto se conosco già la struttura o il servizio offerto, non voglio fregature.
Mi è capitato spesso di prendere delle fregature o di non essere servito alla stregua degli altri clienti, pertanto penso che non acquisterò più coupon.
Non ho mai acquistato un coupon.

Mostra i risultati (1769 voti)
Settembre 2023
Microsoft, minireattori nucleari per alimentare i datacenter della IA
NFT senza valore, la bolla è scoppiata
X (ex Twitter), tutti gli utenti dovranno pagare
iPhone 15, il connettore USB-C è zoppo
Il bug di Windows che rende velocissimo Esplora File
Lidl, merendine ritirate: invitavano a visitare sito porno
Meta pensa a Instagram e Facebook a pagamento nella UE
Agosto 2023
Chrome, nuova interfaccia: ecco come abilitarla
L'Internet delle brutte Cose
LibreOffice balza dalla versione 7.6 alla 24.2
La scorciatoia che “congela” Gestione Attività
Ford agli utenti: spegnete il Wi-Fi dell'auto
Sony e Universal contro i 78 giri dell'Internet Archive
Meloni decide la nazionalizzazione di TIM
Da Z-Library un'estensione per aggirare i blocchi
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 29 settembre


web metrics