Apple operatore virtuale? Cupertino nega

Secondo una fonte interna i test negli USA sarebbero già in corso, ma da Apple arriva una secca smentita.



[ZEUS News - www.zeusnews.it - 05-08-2015]

apple smentisce operatore virtuale mvno

Non sono nate certo oggi le voci che voglino Apple sul punto di trasformarsi in operatore mobile virtuale (MVNO).

Già lo scorso anno, quando l'azienda lanciò la Apple SIM nell'iPad Air e nell'iPad Mini molti avevano visto, in quella scheda sganciata da ogni operatore, l'inizio di una strategia che avrebbe portato la società della Mela a porsi come intermediario tra gli utenti e le compagnie telefoniche, ottenendo così un controllo pressoché completo sull'intera esperienza d'uso dell'utente.

A rilanciare l'ipotesi di tale evoluzione per Apple ha pensato di recente Business Insider: citando fonti vicine all'azienda, ha sostenuto che i piani di Apple sarebbero già in fase avanzata di test negli USA, e che in Europa le trattative con vari operatori per l'utilizzo delle loro infrastrutture sarebbero già in corso.

L'idea dietro al progetto sarebbe questa: comprando un dispositivo con la mela morsicata l'utente non deve più pagare separatamente Apple per l'hardware e il software da una parte e un operatore telefonico per la connettività e la telefonia dall'altra.

Invece, i suoi soldi finirebbero tutti nelle casse di Cupertino, e sarebbe Apple a incaricarsi di compensare gli operatori per l'utilizzo dei loro servizi.

Questo scenario porta inevitabilmente a chiedersi quali possano essere i prezzi di un tale sistema, che dovrebbe prevedere margini per tutti eppure essere sufficientemente allettanti per gli utenti se si vuole che l'iniziativa abbia successo.

Sondaggio
Qual è il tuo operatore principale di telefonia mobile?
Tim
Vodafone
Tre
Wind
Un operatore virtuale (Carrefour, PosteMobile, ecc.)
Utilizzo più Sim
Non ho il cellulare... ma non mi crede nessuno

Mostra i risultati (5128 voti)
Leggi i commenti (9)

A stroncare sul nascere tali riflessioni ha però pensato Apple stessa che poco dopo al pubblicazione delle indiscrezioni ha affermato ufficialmente di non aver alcuna intenzione di trasformarsi in un operatore mobile virtuale, a differenza per esempio di Google.

«Non abbiamo discusso, né elaborato, alcun piano per lanciare un MVNO» ha dichiarato una portavoce.

La credibilità della «fonte vicina a Apple» verrebbe quindi a essere compromessa, eppure è sin da quando lanciò l'idea della SIM virtuale che Apple sembra voler cercare un modo di scaricare gli operatori telefonici, o per lo meno di allontanarli dall'utente. Non è detto che i piani a lungo termine non prevedano un approccio "morbido" alla questione, una strategia che le rivelazioni di Business Insider potrebbero aver messo troppo in luce.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con Zeus News ti consigliamo di iscriverti alla Newsletter gratuita. Inoltre puoi consigliare l'articolo utilizzando uno dei pulsanti qui sotto, inserire un commento (anche anonimo) o segnalare un refuso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti all'articolo (1)

Sovente le smentite sono solo l'anticamera della successiva ammissione e sono sempre convinto del fatto che ad Apple la possibilità di essere fornitore unico, servizio compreso, dei propri clienti non faccia poi così schifo..
14-8-2015 18:08

La liberta' di parola e' un diritto inviolabile, ma nei forum di Zeus News vige un regolamento che impone delle restrizioni e che l'utente e' tenuto a rispettare. I moderatori si riservano il diritto di cancellare o modificare i commenti inseriti dagli utenti, senza dover fornire giustificazione alcuna. Gli utenti non registrati al forum inoltre sono sottoposti a moderazione preventiva. La responsabilita' dei commenti ricade esclusivamente sui rispettivi autori. I principali consigli: rimani sempre in argomento; evita commenti offensivi, volgari, violenti o che inneggiano all'illegalita'; non inserire dati personali, link inutili o spam in generale.
E' VIETATA la riproduzione dei testi e delle immagini senza l'espressa autorizzazione scritta di Zeus News. Tutti i marchi e i marchi registrati citati sono di proprietà delle rispettive società. Informativa sulla privacy. I tuoi suggerimenti sono di vitale importanza per Zeus News. Contatta la redazione e contribuisci anche tu a migliorare il sito: pubblicheremo sui forum le lettere piu' interessanti.
Sondaggio
Fidanzati sospettosi o inguaribili diffidenti, qual è la vostra arma preferita tra quelle che Facebook mette a disposizione di voi gelosoni per controllare il vostro partner?
I cuoricini in bacheca: un segno per far sentire sempre e dovunque la propria presenza, nonché un espediente per marcare il territorio del partner.
L'applicazione "Chi ti segue di più?": bisogna convincere il partner a usare questa applicazione (apparentemente innocua) per scovare eventuali vittime da annotare sulla propria black list.
Facebook Places: permette di taggare compulsivamente il partner e rendere noto al mondo intero il fatto che lei e il suo lui si trovano sempre insieme.
L'auto tag nelle foto: indispensabile strumento per essere certi di ricevere notifiche qualora un'altra persona osasse commentare o piazzare "Mi piace" alle foto del/della partner.
I commenti minatori: il simpatico approccio ossessivo-compulsivo verso chi tagga il partner o ne invade la bacheca. Di solito consiste in un discreto: "Che bello il MIO amore!"
Il profilo Facebook in comune: un unico profilo scoraggia anche il più audace dei rivali dal tentare un approccio.
La password nota al partner: Della serie: "Amore, se non mi nascondi niente allora posso avere la tua password?". Nessun messaggio di posta, commento o notifica è al sicuro.
Il tasto "Rimuovi dagli amici": una volta in possesso della password del partner, qualsiasi rivale dalla foto profilo provocante o la cui identità è sconosciuta verrà subito rimosso dagli amici.
La trappola: spacciandosi per il partner (password nota), si inizia a contattare i presunti rivali e testare le loro intenzioni con domande e allusioni per far cadere in trappola anche i più astuti.
Il Mi piace minatorio: post, foto, tag, nuove amicizie sono regolarmente marchiati da un Mi piace del partner. Dietro una parvenza di apprezzamento, dimostrano quanto in realtà NON piaccia l'elemento.

Mostra i risultati (437 voti)
Novembre 2025
MediaWorld vende iPad a 15 euro per errore, adesso li vuole tutti indietro
Riscaldano casa con un datacenter in giardino: giù i costi delle bollette
I Baschi Grigi della Cybersicurezza
Telemarketing aggressivo, operativo il filtro che impedisce lo spoofing dei numeri mobili
Cloudflare in tilt. Migliaia di siti irraggiungibili, servizi bloccati in tutto il mondo
E se Internet sparisse?
Windows diventerà un Agentic OS. Microsoft entusiasta, gli utenti temono guai
Database con dati personali di 3,8 milioni di italiani pubblicato nel dark web
I crescenti segni dell'esplosione
WhatsApp apre le porte a Telegram, Signal e altri servizi: inizia l'era delle chat cross-app
Con Gemini Google Maps ti parla davvero: indicazioni vocali, punti di riferimento e AI
La RAM costa più dell'oro: l'intelligenza artificiale fa impennare i prezzi della DRAM
App di autenticazione e chiavi hardware, anche di scorta
Resuscitare l'aspirapolvere smart ucciso da remoto dal produttore
AGCOM, ecco la lista dei siti porno che richiederanno la verifica dell'età: si parte il 12 novembre
Tutti gli Arretrati
Accadde oggi - 27 novembre


web metrics