Secondo Greenpeace le rinnovabili libereranno la Grecia dalla dipendenza energetica, facendole risparmiare milioni.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 19-08-2015]
È nota a tutti la drammatica situazione della Grecia, stretta tra un asfissiante debito pubblico, una nuova politica di austerità decisa dal governo per farvi fronte e le condizioni di vita della popolazione che continuano a peggiorare.
Come fare - si chiedono in molti - a uscire da questa situazione? «Con l'energia solare» risponde Greenpeace.
Tutto è iniziato a luglio, quando l'associazione ha tenuto una protesta sull'isola di Rodi, dove il governo sta costruendo un impianto a petrolio per la generazione di energia elettrica.
«Rodi soffre per la mancanza di energia, ma è buffo, perché Rodi è stata chiamata "l'isola del sole" e ha questo enorme potenziale solare» spiegava Takis Grigoriou, di Greenpeace Grecia. «Ma tutto ciò è stato ignorato e adesso stanno costruendo questo nuovo impianto che brucerà petrolio».
L'idea è che un impianto del genere, in un Paese come la Grecia che deve importare il petrolio, serva soltanto a peggiorare il debito: oggigiorno - spiega l'associazione - fornire energia alle isole ricavandola dal petrolio comporta una spesa di 800 milioni di euro in sussidi; se invece lo Stato potesse fare affidamento su una fonte energetica "autoctona" allora comincerebbe a ridurre le spese.
Vedendo nel sole la più grande risorsa su cui la Grecia possa contare, Greenpeace ha lanciato la campagna Solarization of Greece e ha avviato una raccolta fondi su Indiegogo, con l'«obiettivo simbolico» di 1 milione di dollari entro la fine di settembre.
Il denaro raccolto, quand'anche non si riuscisse a raggiungere l'obiettivo, servirà a «installare quanti più pannelli solari possibile sui tetti di quelle famiglie che vivono sull'orlo della povertà energetica».
«La Grecia ha un enorme potenziale di energia rinnovabile» sostiene Grigoriou, il quale pensa anche all'energia geotermica, a quella eolica e a quella elettrica. «Se soltanto potesse utilizzare questo potenziale, la nazione inizierebbe una crescita sostenibile. Vogliamo che l'energia sia parte della soluzione, non del problema».
Secondo i dati di Greenpeace 6 case su 10 in Grecia faticano a pagare le bollette per la fornitura di energia: poterle sganciare dalla dipendenza dalle fonti fossili aiuterebbe sia i conti delle famiglie che quelli dello Stato.
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