Scattava di nascosto decine di foto ed è stato denunciato, ma probabilmente se la caverà con una lavata di capo.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 27-08-2015]
Tutto è iniziato quando, nella biblioteca comunale di Schio, in provincia di Vicenza, una ragazza ha notato gli strani movimenti del giovane seduto nel banco davanti a lei.
La fissava con insistenza e lei, insospettita, ha guardato meglio, scoprendo così che lui teneva una reflex fra le ginocchia, con la quale le fotografava le gambe nude.
La ragazza ha quindi chiamato i carabinieri i quali hanno poi trovato a casa del giovane più di 250 fotogrammi scattati nella biblioteca e in altri luoghi pubblici come il mercato di Schio: gambe, piedi, natiche e altri parti del corpo di donne di cui però non è stato possibile stabilire l'identità mancando i volti.
Il ragazzo è stato denunciato all'autorità giudiziaria ma probabilmente non ci saranno serie conseguenze penali, come è già successo in altri casi.
Ricordiamo per esempio il caso della guardia giurata che alla Stazione Centrale di Milano con una fotocamera nascosta nella borsa aveva scattato di nascosto circa 2.500 fotografie delle gambe e anche delle parti intime di donne: poiché non si poterono attribuire le foto alle donne riprese e le immagini non vennero mai fatte circolare su Internet o diffuse, il giudice ha concluso che il reato di violazione illecita della privacy non sussistesse. La sentenza è stata confermata in appello il mese scorso.
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Per la cronaca, la stessa guardia giurata è stata però condannata per detenzione di materiale pedopornografico: gli era stato trovato nella perquisizione del Pc in cui conservava i fotogrammi rubati; l'uomo, ovviamente, è stato inoltre licenziato dall'istituto di vigilanza privata per cui lavorava.
Il giovane di Schio potrebbe rischiare di vedersi interdetto l'ingresso in biblioteca e ritirata la tessera per il prestito dei libri.
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