Progettato a Genova, sarà in vendità già nel 2017.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 21-07-2016]
Il robot-maggiordomo, che si occupa di tutte le faccende domestiche, è uno dei capisaldi di molta fantascienza, da Isaac Asimov a I Jetsons.
Nel 2017 quella che un tempo era solo una fantasia diventerà realtà grazie a un'invenzione italiana: il robot R1.
Creato all'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova da un team di 22 ricercatori che hanno lavorato al progetto per 16 mesi, R1 si presenta come «Your Persona Humanoid» (Il tuo umanoide personale).
Il robot è alto 1,25 metri (ma può "alzarsi" sino a 1,45 metri), pesa 50 kg ed è composto principalmente di plastica e fibra di carbonio. Ha una batteria che gli concede un'autonomia di 3 ore, trascorse le quali va collegato alla presa elettrica esattamente come si farebbe con lo smartphone.
R1 è dotato di braccia e di uno schermo LED a colori che ne costituisce il volto: su di esso appaiono, stilizzate, le "espressioni facciali" che facilitano la comunicazione con l'uomo.
Ovviamente R1 dispone di una dotazione completa di sensori: due telecamere stereo, uno scanner 3D, un accelerometro, un giroscopio, altoparlanti e un microfono.
Un discorso a parte meritano le "mani", dotate di una pelle artificiale che consente al robot di avere un certo senso del tatto, permettendogli di manipolare gli oggetti con elevata precisione. Grazie ai suoi arti, il robot può sollevare oggetti pesanti fino a 1,5 kg ma anche afferrare delicatamente bottiglie e bicchieri.
Sono tre i computer deputati a gestire l'intero hardware grazie a un software che in buona parte è open source, così da invogliare gli appassionati di robotica a collaborare. Non manca la possibilità di collegamento wireless a Internet.
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I creatori di R1 hanno posto un'attenzione particolare nella realizzazione dle software che regola l'interazione con l'uomo: la progettazione è stata condotta studiando le reazioni di persone con i primi prototipi, in modo da dare al robot la capacità di reagire nella maniera più "umana" possibile.
Il bello di R1 è che si può adattare a svolgere diversi compiti. Gli scienziati dell'IIT sono già in trattativa con IBM per lo sviluppo di "pacchetti" di intelligenza artificiale che gli consentiranno di svolgere diversi compiti.
Proprio come oggi è banale scaricare una nuova app da iTunes o Google Play, così un giorno potremo avere in casa un robot-assistente che all'occorrenza potremo dotare di nuove capacità: cucinare, assistere una persona anziana, fare le pulizie e via discorrendo.
Le possibilità di utilizzo di R1 non sono limitate all'ambiente domestico: Giorgio Metta, vicedirettore scientifico dell'IIT, vede un futuro in cui il robot funge da interfaccia per la fornitura di servizi, come offrire informazioni, aiutare in un centro commerciale, all'aeroporto o in stazione.
«Le prospettive commerciali sono immense» spiega Metta. «Questo è un mercato tutto da sviluppare. R1 costerà decine di migliaia di euro per poi scendere progressivamente di prezzo. Nel frattempo avrà tutte quelle applicazioni utili per il supporto domestico». L'articolo continua dopo il video.
Sebbene l'R1 costruito a Genova, costato circa 50.000 euro, sia un prototipo, i suoi creatori già vedono la fase di commercializzazione, con l'intento di portare il robot sul mercato già nel corso del prossimo anno.
Il prezzo iniziale potrebbe aggirarsi intorno ai 25.000 euro, per poi scendere fino a 8.000 euro.
Nel frattempo, lo sviluppo continua. La prossima versione sarà costruita con «materiali intelligenti, come quelli basati su grafene, polimeri biodegradabili», sarà dotata di «sensori sofisticati e batterie più efficienti» per garantire un'autonomia di almeno 16 ore.
Dopotutto, un maggiordomo robotico dovrebbe avere periodi di riposo ridotti al minimo: «Bisogna puntare a un'affidabilità e a una robustezza paragonabili a quelle di un aeroplano. Tutto a prova di usura».
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