Non ha niente a che vedere con Android.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 17-08-2016]
Si chiama Fuchsia il nuovo sistema operativo open source su cui Google ha iniziato a lavorare.
Il suo codice ha fatto capolino su GitHub, dove è anche offerta una criptica spiegazione del nome: «Pink + Purple == Fuchsia».
Per ora, di Fuchsia si sa più che altro che cosa non è: non è una nuova versione di Android, non è basato su Linux, non è destinato a debuttare in tempi brevi.
Non si sa nemmeno quale sarà la sua destinazione: si pensa che Google voglia creare un sistema operativo per l'era dell'Internet of Things, specificamente progettato per funzionare sui dispositivi embedded che popoleranno le nostre case nel futuro previsto dal gigante di Mountain View.
Certamente c'è anche la possibilità che sul lungo periodo Google voglia unificare tutti i suoi sistemi fornendoli di un'unica base - il kernel Magenta di Fuchsia - un po' come ha fatto Microsoft con l'avvento di Windows 10.
Si specula che un domani Android, ChromeOS e Fuchsia avranno lo stesso cuore e saranno declinazioni differenti ma tutto sommato simili del medesimo sistema, che funzionerà su ogni tipo di hardware, dai tradizionali computer agli smartphone ai piccoli dispositivi domestici.
Per certo si sa che tutto sarà open source: al momento usa le licenze Apache 2.0 e MIT, che probabilmente lo rendono più appetibile per chi vorrà utilizzarlo come base per costruirvi sopra un sistema closed source.
Utilizzare la GPL costringerebbe invece a rilasciare con la stessa licenza le modifiche apportate al codice: molte aziende potrebbero quindi rinunciare ad adoperare Fuchsia proprio per questo motivo.
«Abbiamo deciso di costruirlo open source, quindi è stato meglio far sì che lo fosse sin dall'inizio» ha spiegato Brian Swetland ad Hacker News in una chat.
«Alla fine sarà tutto pubblico, documentato e annunciato; non lo è solo per ora» ha continuato Swetland.
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Maary79