Una ricerca dimostra che per un bambino usare il tablet per 20 minuti è come farsi sedare.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-09-2016]
Doversi preparare a un'operazione chirurgica può far paura a chiunque; figuriamoci a un bambino.
Così, spesso i dottori somministrano loro dei sedativi prima ancora dell'anestesia vera e propria, aiutandoli in tal modo a calmarsi.
Ora però una ricerca, presentata all'ultimo Congresso Mondiale di Anestesiologia, afferma che usare un farmaco a questo scopo non è necessario: basta far usare l'iPad per un po'. Lo studio è stato condotto da un'équipe di medici guidata dal dottor Dominique Chassard, di Lione.
I dottori hanno fatto giocare un gruppo di bambini, con età compresa tra i 4 e i 10 anni, per 20 minuti con alcuni giochi per iPad adatti all'età di ciascuno prima di sottoporli a un intervento eseguito in anestesia generale.
A un altro gruppo di bambini è invece stato somministrato del midazolam, un sedativo normalmente utilizzato in questi casi per calmare i bambini.
A ogni bambino è stato misurato il livello di ansia (usando la scala m-YPAS) da due psicologi in quattro momenti: all'arrivo in ospedale, al momento della separazione dai genitori, durante la somministrazione dell'anestesia e durante la fase di risveglio dall'anestesia. La stessa misurazione è stata fatta ai genitori (usando la scala STAI), tranne che nel momento della preparazione, al quale non erano presenti.
Figli e genitori hanno mostrato di avere livelli di ansia simili in entrambi i gruppi: l'evoluzione di detti livelli è stata simile. In pratica, l'iPad ha funzionato tanto bene quanto il midazolam.
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Non solo: agli infermieri e ai genitori è stato chiesto di valutare il grado di soddisfazione per l'anestesia indicandolo su una scala da 0 (non soddisfatti) a 10 (molto soddisfatti); i genitori e gli infermieri dei bambini del gruppo con l'iPad hanno tutti indicato punteggi più alti.
«Il nostro studio» - ha commentato uno degli autori - «ha mostrato che l'ansia nei bambini e nei genitori prima dell'anestesia viene ridotta dal midazolam e dall'uso dell'iPad nella stessa misura. Tuttavia, la qualità della somministrazione dell'anestesia, così come la soddisfazione dei genitori, è stata giudicata migliore nel gruppo che usava l'iPad. L'uso dell'iPad o di altri tablet è uno strumento non farmacologico che può ridurre lo stress perioperatorio senza alcun effetto sedativo durante gli interventi di chirurgia ambulatoriale pediatrica».
Se da un lato tutto ciò è una scoperta importante per quanti si occupano di somministrare cure mediche ai bambini, dall'altro nasce una domanda: come affrontare questo provato effetto sedativo dell'iPad nella vita normale?
In altre parole: è giusto lasciare nelle mani dei bambini un apparecchio che su di loro ha evidentemente un effetto paragonabile a quello di un farmaco? Fino a che punto è normale e quando inizia a essere eccessivo?
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